Ultime ore per votare «Pigmenti»
«Incontro magico, bello che si realizza»

Scade giovedì 5 novembre alle 18 il termine per votare il progetto della realtà nata al Patronato San Vincenzo.

Ultimissime ore per votare on line al bando «Che fare», che mette in palio 50 mila euro per ognuno dei primi 3 progetti classificati. Progetti di natura artistica ma anche (e soprattutto) sociale , come quello messo in campo da «Pigmenti»: si chiama «Time specific», una piccola e pregiata carovana di artisti urbani, documentaristi, animatori e stampatori che transiterà attraverso sette luoghi significativi della città di Bergamo. In ognuno di questi luoghi il gruppo sosterà per incontrare le persone che li abitano, realizzare laboratori narrativi e partecipativi e realizzare opere di pittura murale. Si può votare fino alle 18 di giovedì 5 novembre, cliccando qui.

Pigmenti ha già superato la prima fase, ora bisogna arrivare entro i primi 10, e più voti si raccolgono in questo round e più chances di vittoria finale ci sono. Il 16 dicembre ci sarà la proclamazione dei 3 progetti migliori, ognuno dei quali riceverà 50 mila euro.

Pigmenti nasce all’interno del Patronato San Vincenzo di Bergamo come estensione della serigrafia Tantemani, laboratorio formativo e lavorativo per ragazzi con diverse abilità cognitive e relazionali e si sviluppa sul modello della Residenza d’Artista.

Le tre scuole (oltre che a piazze, case di riposo, ospedali e carcete) che saranno oggetto dell’intervento del progetto «Time Specific» di Pigmenti, nel caso in cui il progetto vinca il bando «Che Fare», saranno la elementare Valli, la media Amedeo Di Savoia e l’Istituto Cesare Pesenti. Alla Valli, gli artisti che potrebbero intervenire in caso di finanziamento sono Hitnes e Tellas, due bravissimi artisti italiani. Sentiamo il parere di Eleonora Zana, insegnante (e collaboratore vicario) all’istituto comprensivo De Amicis di Bergamo, che comprende la Valli.

Ci può raccontare il contesto in cui è inserita la scuola?

«La scuola è inserita nella zona detta “Clementina” nel quartiere di Boccaleone. Questo quartiere è diviso in due dalla ferrovia e la zona della Clementina, che risulta decentrata rispetto al centro del quartiere, registra, negli ultimi anni, un importante mutamento del tessuto sociale caratterizzato da un significativo flusso migratorio»

Quali sono i punti di forza e quelli più critici della scuola?

«La scuola ha visto una progressiva diminuzione degli alunni iscritti, fenomeno che si correla alla mutata condizione sociale dell’area di riferimento. È frequentata da bambini di differenti provenienze e con diverse storie di vita. Tale caratteristica rappresenta il punto di forza della scuola che vive le differenze come ricchezza; rappresenta ugualmente un aspetto di cura e attenzione di cui tener conto nella progettazione di proposte formative capaci di essere veramente inclusive. Per questo motivo la scuola è fortemente impegnata nell’applicazione di metodologie innovative e si connette, sul territorio, a esperienze importanti di innovazione didattica quale, da quest’anno, “Impara digitale”».

Il tema del Tempo, che è il filo conduttore dell’intero progetto, verrà affrontato attraverso laboratori creativi e di stampa. È un tema che può interessare gli alunni di quell’età?

«Il tema del tempo è multidimensionale: i bambini hanno attese per il tempo che verrà, hanno ricordi vividi e affetti per un tempo che è stato, seppure agli adulti appaia come appena passato. I bambini amano il racconto del tempo che è stato, del tempo di chi li ha preceduti, perché si tratta del tempo dei vissuti che hanno fondato la loro storia. Il tempo, il suo scorrimento e le trasformazioni che comporta, rappresenta per i bambini una dimensione di grande fascino, perché fondativa. Anche il tempo che verrà è motivo di interesse per i bambini: si tratta del tempo del sogno, del progetto, della realizzazione... Il tempo è, per i bambini, anche luogo di realizzazione di progetti di vita che hanno valenza in termini di cittadinanza. Infine, un accenno a un’ulteriore dimensione del tempo che i bambini valorizzano nei loro racconti: il tempo spesso, per loro, non è efficacemente misurato dall’orologio, in quanto vivono il contrasto tra il tempo reale e quello dei loro desideri, dei loro successi, delle frustrazioni, delle insoddisfazioni...».

Che vantaggi vedrebbe se il progetto venisse realizzato anche nella vostra scuola?

«Diversi... La collaborazione con artisti che porta inevitabilmente all’ampliamento degli sguardi in termini di possibilità, esperienze, condivisioni e, quindi, di competenze. L’incontro con i modi e le esperienze della progettazione di un mondo di “grandi” in co-relazione con i bambini Il “toccare con mano” la possibilità di operare delle trasformazioni importanti nell’ambiente di vita. L’incontro, che ha del magico, con il bello che si realizza»

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