Un festival per Rastelli
«Il signore dell’equilibrio»

Spettacoli, workshop, conferenze, premi: dal 16 al 19 giugno la città di Bergamo ospita il primo festival dedicato a Enrico Rastelli, uno dei più grandi giocolieri di tutti i tempi.

Organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo in collaborazione con l’Associazione Ambaradan, nell’ambito della Stagione 2015-2016 del Teatro Sociale, «Rastelli Festival» ricorderà il «signore dell’equilibrio», un vero e proprio innovatore dell’arte della giocoleria la cui influenza si avverte ancora oggi. Enrico Rastelli, nato in una famiglia circense in Russia nel 1896 e morto nel 1931 a Bergamo, dove mise salde radici, padroneggiava un repertorio vastissimo: la sua maestria nel mescolare gli stili è stata precorritrice dell’attuale movimento del circo contemporaneo, aperto a quelle nuove esplorazioni interdisciplinari di cui la compagnia inglese Gandini Juggling, ospite del «Rastelli Festival», è autorevolissima e innovativa interprete. Il programma completo è in allegato.

Sabato 18 giugno, ore 21, in concomitanza con il World Juggling Day, ovvero la giornata mondiale della giocoleria, i Gandini Juggling presenteranno al Teatro Sociale lo spettacolo 4X4 Ephemeral Architectures, un affascinante incontro fra giocoleria e danza classica che vedrà quattro giocolieri e altrettanti ballerini tracciare suggestivi percorsi nello spazio. Lo spettacolo si avvale delle coreografie di Ludovic Ondiviela, danzatore del Royal Ballet, e delle musiche del compositore Nimrod Borenstein.

Durante le giornate del Festival si svolgeranno momenti formativi di vario livello (giovedì 16 e venerdì 17 al Csc Anymore, sabato 18 e domenica 19 all’Ex Ateneo di Lettere e Arti), una commemorazione di Enrico Rastelli nei pressi della sua tomba (domenica 19 giugno alle ore 12, al Cimitero Monumentale di Bergamo) e una conferenza con esperti del settore (domenica 19 alle ore 18.30, presso Casa Suardi, in Piazza Vecchia). Domenica 19, sempre al Teatro Sociale (ore 21), si terrà, quindi, la prima edizione di un concorso nazionale rivolto a giovani giocolieri, fra i quali potrebbe celarsi il Rastelli del futuro. Finale con party di chiusura all’Ex Carcere di Sant’Agata, a partire dalle ore 22.30: un incontro tra pubblico e artisti, in cui chiunque potrà esibirsi in un open stage, così come avviene tradizionalmente nelle migliori convention di giocoleria.

«Nasce a Bergamo un nuovo Festival che va ad arricchire ulteriormente la programmazione culturale e spettacolare della nostra città», afferma Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, «Intestare un festival a Enrico Rastelli ha un duplice significato: ricordare una personalità che non è esagerato definire un “cittadino del mondo”, ma con un profondo legame con Bergamo; riaffermare il valore della giocoleria come arte che oggi unisce tradizione e innovazione, diffondendosi nei teatri, nelle scuole, nelle strade, nelle piazze. La giocoleria appartiene un po’ a tutti noi: grandi e piccoli».

«È come se si avverasse un sogno, dedicare un Festival ad Enrico Rastelli, alla sua capacità di incantare il pubblico, alla sua maestria che lo ha reso un giocoliere famoso in tutto il mondo», dice Maria Grazia Panigada, direttore artistico della Stagione del Teatro Sociale, «Già nel 2008 gli avevamo dedicato un lungo saggio di Alessandro Serena in un Quaderno dello Spettacolo sul teatro-circo, genere che da allora è entrato anche nei cartelloni del Teatro Donizetti, fino a La Verità della Compagnia Finzi Pasca, uno degli spettacoli di maggior successo della stagione appena terminata. Il Festival alternerà spettacolarità e formazione: una formula che ci ha accompagnato durante tutto il corso dell’anno e che crediamo risponda ad uno dei compiti di un teatro pubblico».

«L’idea del festival è nata proprio attorno alla figura di Enrico Rastelli, personaggio conosciutissimo tra chi ha confidenza con il mondo del circo, della giocoleria e del varietà, ma dei cui meriti artistici forse i bergamaschi non sono del tutto consapevoli», osserva Lorenzo Baronchelli dell’Associazione Ambaradan, «Ai tempi di Rastelli, il circo aveva la stessa importanza del teatro, della musica, della danza, di tutte le arti performative. E girando il mondo, anche in Oriente, Rastelli assorbì tecniche apprese in luoghi molto lontani dai nostri, aprendo nuovi orizzonti espressivi alla giocoleria. In questo senso, Sean Gandini, il cui cognome rivela origine bergamasche, e la sua compagnia sono degni eredi di Enrico Rastelli, proprio nel loro mescolare la giocoleria con la danza e il teatro».

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Eco di Bergamo Rastelli, il programma