Internet, «Imu»
la parola più cliccata

Internet come luogo dove cercare risposte alle proprie ansie. Sembra proprio così, almeno a giudicare dalle analisi sul ricorso ai motori di ricerca, che segnalano «Imu» come la parola più ricercata in Italia nei primi mesi del 2012, seguita da «Terremoto».

Internet come luogo dove cercare risposte alle proprie ansie. Sembra proprio così, almeno a giudicare dalle analisi sul ricorso ai motori di ricerca, che segnalano «Imu» come la parola più ricercata in Italia nei primi mesi del 2012, seguita da «Terremoto» o altri vocaboli più di moda come Twitter o Amazon. È la fotografia dello «stato delle cose», per quanto riguarda la Rete nel nostro Paese, che la conferenza internazionale «State of the Net» affronta a Trieste.

Esperti di metriche, social network, open data e di politica in rete si sono dati appuntamento per vedere quanto e come Internet abbia già modificato il nostro modo di vivere, lavorare, organizzare tempi, spazi e conoscenze. L'esordio, nella giornata di ieri, è stato incentrato sulla ricerca di Vincenzo Cosenza, della società di analisi Blogmeter, su usi e abitudini mensili dei 28 milioni di utenti italiani del web - su 40 milioni di potenziali utenti - che realmente sono attivi. Un numero in aumento (+7,6%) rispetto al 2011, pari a 14 milioni al giorno. Cresce il tempo speso online giornalmente (un'ora e 21 minuti) ma diminuiscono le pagine viste per persona (147).

A usare Internet sono di più gli uomini (7.587.000) rispetto alle donne (6.211.000). L'età più rappresentata è quella tra 25 e 34 anni. I termini più digitati nei motori di ricerca sono Facebook, Youtube, la propria casella di mail, Google (curiosamente si usa Google per cercare Google), il meteo e i giochi.

Facebook è il luogo privilegiato di incontro, seguito a grande distanza da Twitter e da Linkedin. Gli utenti italiani popolano il servizio di microblogging soprattutto la sera, tra le 19 e le 21; il giorno preferito è il lunedì mentre si riposa il sabato. Analizzando 31,5 milioni di tweet inviati a livello nazionale dal 3 aprile al 18 maggio scorsi, sono emersi numeri ma anche emozioni, soprattutto in occasione di eventi particolari. Così, per la bomba di Brindisi emerge anzitutto il disgusto, seguito da tristezza, rabbia, paura. Al contrario, le emozioni si invertono per il sisma in Emilia. Per la partita della nazionale emerge prima la rabbia, poi la gioia.

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