Una lite in pista e poi nel parcheggio
L’investitore positivo all’alcoltest

Due litigi e poi l’investimento, con la morte di Luca Carissimi, 21 anni, mentre l’amico di 18 anni è in condizioni disperate. Il 33enne di Curno, che si è costituito, si trova in carcere. Lunedì mattina le indagini proseguiranno.

Omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga: sono, per il momento, i reati contestati a M. S., 33 anni, di Curno, che era alla guida della Mini Cooper che ha tamponato, ad Azzano, intorno alle 4 nella notte tra sabato e domenica 4 agosto, lo scooter su cui viaggiavano i due giovanissimi amici di Bergamo, Luca Carissimi, 21 anni, morto poco dopo l’urto all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo e Matteo Ferrari, 18 anni, ora in Terapia intensiva, in condizioni disperate.

M. S. è stato portato in carcere dopo un ricovero in ospedale: era stato colto da una crisi di nervi quando gli inquirenti gli hanno illustrato la sua situazione, dopo essersi costituito. È ora a disposizione del pubblico ministero Raffaella Latorraca, titolare dell’inchiesta sui fatti di sabato notte. Con ogni probabilità la convalida dell’arresto si terrà già lunedì mattina, e non è detto che i reati contestati a M. S. restino questi.

Ci sono infatti molti aspetti dell’intera vicenda sui quali va fatta chiarezza. Dalle informazioni raccolte attraverso il legale della discoteca Setai, il 33enne avrebbe avuto due diverbi con i due giovani, dentro e fuori dal locale, pare per un apprezzamento non gradito dei due giovani verso la fidanzata del trentenne. In entrambi i casi il personale del locale era intervenuto. Il conducente, quando si è presentato in caserma, è stato sottoposto all’alcoltest: è risultato positivo di «fascia B» pare che il suo tasso alcolemico oscillasse tra 1,45 milligrammi e 1,50.

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