I giardini dei sogni
fioriscono in ogni stagione

«Voglio raccontarvi di un pezzo di terra. Sta sulla cima di una collina nel Monferrato. È il mio giardino».

«Voglio raccontarvi di un pezzo di terra. Sta sulla cima di una collina nel Monferrato. È il mio giardino». Lorenza Zambon, attrice-giardiniera, un giorno è arrivata in un angolo di campagna con un gruppo di amici teatranti, in cerca di una casa-teatro. C’erano solo un edificio diroccato e un antico frutteto abbandonato. Con la sua compagnia ha fondato in quel luogo la «Casa degli alfieri», da cui sono nati, da allora, una ventina di spettacoli tra narrazione e natura, ancora prima che la tendenza «green» diventasse di moda. Ne racconta la storia in modo appassionante in «Un pezzo di terra tutto per me. Un giardino per fiorire in ogni stagione» (Ponte alle Grazie). Vent’anni dopo, Lorenza Zambon incontra gli aspetti più intimi e segreti del suo «pezzo di terra», l’intelligenza delle piante, il potere dei lombrichi. Suggerisce come il giardino della vita - insieme a quello vero - possa fiorire in tutte le stagioni.

Mentre l’inverno dispensa i suoi ultimi colpi di coda «Il giardino inglese attraverso gli occhi di Jane Austen. Tra wilderness e shrubbery» di Emanuela Morelli (Pontecorboli) offre molti spunti di riflessione a chi è appassionato di giardinaggio. Il testo è frutto di una ricerca condotta rileggendo tutti i romanzi della Austen, cercando di capire come venivano vissuti dalle persone i giardini delle grandi dimore inglesi, colti nel passaggio da uno stile più formale (di scuola italiana e francese) a uno più selvaggio.

È, infine, adatto a chi, dopo la riflessione, pensa di mettersi in azione in casa «100 progetti di giardinaggio semplicissimi» di Catherine Delvaux (Il castello), con composizioni adattabili anche a balconi e terrazze, alla portata di tutti. 

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