Passione matematica
Tanti stereotipi da superare

Lorella Carimali, professoressa appassionata, ne «L’equazione della libertà» (Rizzoli) smantella questi stereotipi mostrando il lato più affascinante di una disciplina che a suo parere contiene «la chiave per la rinascita».

Circolano molti pregiudizi sulla matematica: c’è chi dice, per esempio, che sia «per gli strambi, per chi ha poca fantasia e una mente quadrata» e chi la considera una materia arida e noiosa. Lorella Carimali, professoressa appassionata, ne «L’equazione della libertà» (Rizzoli) smantella questi stereotipi mostrando il lato più affascinante di una disciplina che a suo parere contiene «la chiave per la rinascita».

Nella matematica infatti, spiega Carimali, si possono trovare inaspettate chiavi interpretative, un nuovo sguardo sul mondo, soluzioni utili per la vita quotidiana. I primi mattoni da posare sono «la fiducia nelle nostre potenzialità» e la disponibilità a considerare i numeri senza repulsione e ostilità, come alleati preziosi. A che cosa serve la Teoria della Relatività formulata da Albert Einstein? Guido Corbò, fisico, pilota sportivo e appassionato velista, risponde nel volume «La luce e il tempo» (Salani). Mostra con linguaggio chiaro - usando semplici formule esplicative - come le relazioni tra le grandezze fisiche permettano di svelare numerose circostanze delle nostre esperienze quotidiane, fino a descrivere la struttura dell’Universo, fornendo fra l’altro straordinari spunti per racconti e serie tv di fantascienza. In un periodo di vivace dibattito sui numeri della rappresentanza istituzionale può essere interessante leggere «La matematica è politica» di Chiara Valerio, breve saggio in cui si chiarisce che stiamo parlando una scienza in cui, come dice Bertrand Russell, «non si sa di che cosa si parla e in cui non si sa se ciò che si dice sia vero», ma che allo stesso tempo può costituire un «apprendistato per la rivoluzione».

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