«Ciao Pepe, vola in alto animo libero»
L’ultimo saluto al dj di Terno d’Isola

«Il dono più grande, la nostra Martina»: il ricordo di Maurizio Canavesi, aggredito a coltellate il 22 maggio scorso. Moltissimi giovani al funerale.

Tanti, tantissimi giovani al funerale di Maurizio Canavesi, il dj di 34 anni morto il 22 maggio all’ospedale «Papa Giovanni» di Bergamo un mese dopo essere stato aggredito a coltellate. La cerimonia si è tenuta nella mattinata di lunedì 3 giugno nella parrocchiale di Terno d’Isola.

La funzione funebre è stata celebrata da don Alessandro Baitelli. Erano presenti la mamma Fiorella, il papà Walter e la figlia Martina di 12 anni con la mamma Marika. Proprio Marika verso la fine della funzione ha salutato Maurizio e tra le lacrime ha detto: «Ciao Pepe, è indescrivibile il vuoto che hai lasciato dentro di noi. Tu che eri un animo libero, con la tua sensibilità, dolcezza e intelligenza. Il regalo più bello che hai lasciato a me e alla tua famiglia: la nostra Buti (Martina), la nostra bambina». Sul sagrato della chiesa il saluto di parenti e amici ai familiari di Maurizio: tanti giovani che con le lacrime agli occhi hanno abbracciato i suoi genitori, Marika e la piccola Martina.

La mattina del 23 aprile Canavesi era stato ferito gravemente a coltellate da un amico, Sergio Ubbiali, ora in carcere, al culmine di una lite scoppiata al rientro dalla Toscana, dove avevano partecipato a un rave party. L’aggressione era avvenuta sulla rampa delle scale del condominio di Terno, in un vicolo di via Castagnate, dove il giovane abitava con i genitori. Un mese dopo, il decesso. Maurizio Canavesi lascia la mamma Fiorella e il papà Valter e una figlia. Terminata la cerimonia religiosa, il feretro è stato trasportato al tempio crematorio di Bergamo.

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