Allenare il cervello
contro l’Alzheimer

È pisano il primo progetto al mondo per prevenire l’Alzheimer ed è stato realizzato a Pisa dal neurofisiologo Lamberto Maffei, presidente dell’Accademia dei Lincei, che ha vinto il Premio Eureka 2013 per l’Innovazione, assegnato dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e dall’associazione «Culture e Science».

È pisano il primo progetto al mondo per prevenire l’Alzheimer ed è stato realizzato a Pisa dal neurofisiologo Lamberto Maffei, presidente dell’Accademia dei Lincei, che ha vinto il Premio Eureka 2013 per l’Innovazione, assegnato dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e dall’associazione «Culture e Science».

Il progetto ’Train the Brain’ (tieni allenato il cervello) è stato realizzato nell’omonimo centro pisano, unico al mondo dove si lavora per prevenire l’insorgenza della malattia. L’Alzheimer colpisce oggi 35 milioni di persone, che raddoppieranno nei prossimi 20 anni. L’Italia è particolarmente interessata, avendo una delle popolazioni più vecchie al mondo assieme con il Giappone e la Corea.

«Il costo di un paziente di Alzheimer - spiega una nota dell’Accademia dei Lincei - raggiunge i 50 mila euro l’anno tra costi diretti (farmaci, analisi periodiche, risonanze, ricoveri in ospedali e case di cura attrezzate e badanti) e costi indiretti, che si presentano nei casi in cui un parente lascia parzialmente o totalmente il lavoro per curare il loro caro».

I risultati ottenuti finora nel centro «Train the Brain» di Pisa sui pazienti che iniziano a sviluppare la patologia, mostrano un miglioramento e anche un buon livello di gradimento della terapia, al punto che molti di loro, prosegue la nota dei Lincei, «al termine del primo ciclo di trattamenti chiedono di poter tornare per un ciclo successivo».

Dal punto di vista clinico i trattamenti praticati, senza l’impiego di farmaci, facendo allenare le funzionalità cerebrali con attività fisiche, intellettuali, musicali e ludiche, hanno fatto registrare una riduzione della perdita di materia cerebrale dovuta all’invecchiamento e un aumento dell’afflusso sanguigno nel cervello. Il progetto rientra nelle strategie internazionali dell’Unione Europea e dell’Ocse per affrontare il progressivo invecchiamento della società. (ANSA).

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