Attenti al freddo
nemico della pelle

Viso secco e tirato, labbra screpolate, guance rosse e mani ruvide: sono le caratteristiche più comuni della pelle in inverno, che risente fortemente degli sbalzi atmosferici invernali. Colpa, più di ogni altra cosa, delle basse temperature che mettono a dura prova le zone più delicate del corpo ed esposte al freddo. Come trattare, quindi, e curare la nostra pelle nei mesi più freddi dell’anno con una «skin care» adeguata al calo delle temperature? Ne parliamo con la dottoressa Marzia Baldi, responsabile degli Ambulatori di Dermatologia di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

Dottoressa Baldi, che cosa succede alla nostra pelle quando si trova esposta al freddo?

«Durante i mesi freddi la pelle rallenta le proprie attività e riduce la produzione di grassi (lipidi). Questa ridotta produzione è principalmente dovuta al fenomeno della vasocostrizione legato al freddo. In pratica, per trattenere il calore del corpo, il nostro organismo contrae il calibro dei vasi sanguigni della pelle, che diviene pallida e non disperde calore all’esterno. Il meccanismo della vasocostrizione rallenta anche i processi di produzione dei lipidi che sono in grado di proteggere la pelle, idratandola, dagli agenti esterni». Quali conseguenze può avere una pelle molto secca e screpolata? «Aria fredda e inquinamento atmosferico non fanno bene alla pelle che diventa più sensibile e irritabile, tanto da provocare in primis arrossamento e secchezza. All’origine della pelle secca non vanno quindi sottovalutati fenomeni atmosferici e ambientali come vento, umidità relativa bassa, la permanenza a lungo in ambienti condizionati, l’uso di cosmetici aggressivi, lavaggi frequenti e l’utilizzo di gel per la pulizia delle mani».

Bisogna porre maggiore attenzione alla pelle dei bambini?

«Sì, perché è provato che i bambini, sino a circa i 3 anni, sono più sensibili al freddo. Tra i problemi di pelle più insidiosi dei più piccoli c’è l’eczema, il più noto è la dermatite atopica. Un disturbo che tende ad aumentare con l’arrivo della stagione fredda; si stima che a soffrire di eczema sia circa il 30% dei bambini». Quali precauzioni dobbiamo osservare per salvaguardare la salute della nostra pelle? «I trattamenti per curarla sono locali (creme) o sistemici (farmaci) e vanno indicati dallo specialista. Per prevenirla, sembra una banalità, ma bisogna limitare le esposizioni della pelle al freddo e coprirsi bene: scegliere calze pesanti ma, anche, usare i guanti per proteggere le mani e indossare indumenti adeguati».

È necessario anche cambiare i prodotti della nostra beauty routine?

«Sì, per prevenire la secchezza cutanea è importante utilizzare un detergente adeguato. Al posto dei saponi, validi d’estate, è meglio utilizzare le creme da lavaggio, prodotti più corposi che non fanno schiuma e lavano come un comune detergente lasciando la pelle morbida. La nostra cute per ricostituire i lipidi ha bisogno di 24 ore di tempo. É utile quindi diminuire la frequenza dei lavaggi troppo aggressivi per evitare la perdita eccessiva di lipidi cutanei: se ci laviamo troppo spesso non c’è tempo necessario per il loro ripristino con il rischio di far diventare la cute secca con conseguenze come la fessurazione (taglietti), i pruriti e gli arrossamenti. Diminuendo il numero dei lavaggi e applicando subito dopo una crema emolliente potremo evitare i fastidi della cute secca invernale».

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