Cioccolato, che bontà
Il fondente fa bene al cuore

Uova, agnello e dolci saranno i protagonisti, per la gioia di bimbi e adulti, dei pasti del periodo pasquale; fra questi alimenti particolare rilievo avranno le uova, sode o al cioccolato: alimenti che seppur con caratteristiche nutrizionali diverse è bene conoscere, in modo adeguato, prima del loro consumo.

L’uovo sodo si ottiene da un uovo di gallina rassodato con una bollitura di circa nove minuti: dal punto di vista nutrizionale è un cibo poco calorico - apportando circa 80 Kcal. per uovo di medie dimensioni - pur essendo conosciuto come l’alimento con il più alto valore biologico, grazie alle proteine presenti nell’albume che contengono tutti i nove amminoacidi essenziali di cui abbiamo bisogno e che il nostro corpo non può produrre da solo.

L’uovo, del tutto privo di carboidrati, è caratterizzato da una forte prevalenza di grassi - specie quelli saturi e colesterolo, presenti nel tuorlo – di vitamine e di sali minerali: la cottura migliora l’assorbimento delle proteine riducendo, solo lievemente, il contenuto di vitamine, non incidendo sugli altri nutrienti ma allungando la digestione, poiché ne aumenta il tempo di permanenza nello stomaco.

Proprio per queste caratteristiche è comprensibile il tradizionale accostamento dell’uovo sodo ad alimenti con forte presenza di carboidrati come la pasta, il risotto e la verdura. L’uovo di cioccolato, invece, oltre che essere un alimento buono e goloso ha vari effetti positivi sull’organismo purché sia rigorosamente fondente: i benefici principali, sul cuore e sul sistema cardiovascolare, sono noti e documentati da numerosi studi scientifici che confermano come siano determinati dai due flavonoidi (catechine e procianidine) contenuti nel cacao che hanno una potente azione antiossidante; proprio per garantire un livello alto di queste sostanze benefiche è consigliabile il consumo di un cioccolato fondente, che abbia, almeno, una percentuale pari o superiore al 70% di cacao.

Va ricordato, inoltre, che il cioccolato è un alimento molto calorico - 100 gr di fondente apportano 500 Kcal – per questo motivo è importante un consumo moderato (la porzione corretta da consumare giornalmente sarebbe un pezzetto grande come due quadratini) poiché molti non sanno che la teobromina, contenuta nel cioccolato, ha proprietà simili a quelle della caffeina.

Differenti, invece, le caratteristiche del cioccolato bianco e di quello al latte, seppur buoni e appaganti per il palato non determinano benefici dal punto di vista nutrizionale: se il primo non contiene alcun grammo di cacao il secondo viene penalizzato, come confermato da uno studio condotto dal Creanut - Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione – dalla presenza delle molecole del latte che catturano quelle protettive del cacao annullandone gli effetti benefici e determinando, unicamente, l’introduzione di calorie vuote.

«Per valutare la qualità del cioccolato fondente - sottolinea la dottoressa Daniela Parodi, responsabile del Servizio Igiene della Nutrizione del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo – risulta fondamentale saper leggere correttamente ed in modo esaustivo l’etichetta del prodotto, controllando la tipologia di pasta e il burro di cacao elencati per primi tra gli ingredienti, seguiti dallo zucchero ed eventualmente dagli aromi naturali elencati, mentre non devono essere presenti altri grassi vegetali come ad esempio l’olio di palma e il burro di Karité».

Scegliere consapevolmente gli alimenti, leggendo le etichette, rappresenta un atto primario di responsabilità verso il nostro benessere e verso quello dei nostri cari, pertanto in queste festività non è importante solo non farsi mancare le uova sulla tavola ma è altrettanto fondamentale prestare molta attenzione alla nostra salute e agli alimenti che consumiamo.

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