Centro commerciale «La Francesca»
In quattro anni chiusi 18 negozi su 47

Nel 1992 è stato uno dei primi centri commerciali aperti sul territorio, ora mostra i segni evidenti della crisi: negli ultimi dieci anni dimezzati anche gli utenti, da due a un milione l’anno. Il progetto di rilancio: trasformarlo in un centro commerciale di prossimità.

È stato uno dei primi centri commerciali aperti sul territorio, precisamente nel 1992, diventando un punto di riferimento per i consumatori della zona. Oggi il centro commerciale «La Francesca» di Verdello, con 18 negozi chiusi su 47 negli ultimi quattro anni, sta attraversando un momento di crisi dal quale conta di riuscire a uscire, afferma il suo amministratore, Vincenzo Vecchio, «con un progetto di riqualificazione. E un rinnovamento della sua offerta commerciale». Progetto che, però, sarà pronto solo tra circa un anno. Nel frattempo va gestita una crisi che, evidenzia ancora l’amministratore condominiale, ha visto all’incirca negli ultimi dieci anni «dimezzare gli utenti del centro commerciale del 50%, scendendo quindi da due a un milione all’anno».

Colpa, sostiene Vecchio, di «una crisi economica generale che ha, a sua volta, generato una mancanza di fiducia e la caduta delle capacità economiche delle famiglie con l’impoverimento del ceto medio. Ma anche del proliferare abnorme di strutture commerciali di varie metrature». A salvare «La Francesca» finora è stata la sua posizione, ritenuta strategica. Il suo bacino di utenza nell’arco dei 15 minuti di auto supera i 90 mila abitanti (senza considerare il capoluogo provinciale). Si trova, inoltre, in un crocevia importante di strade provinciali ossia, appunto, la Francesca e la ex Statale 42. Da questo crocevia, inoltre, sono facilmente raggiungili due caselli autostradali: quello di Capriate sull’autostrada A4 Milano-Brescia e quelli di Caravaggio e Treviglio sull’autostrada Brebemi-A35.

La posizione per il successo o il fallimento di un centro commerciale è considerata dagli esperti del settore fondamentale. Uno dei motivi alla base della chiusura de «Le Accierie» di Cortenuova è ritenuto proprio il dove è collocato. In merito Luca Tamini, docente di Progettazione urbanistica di strutture commerciali al Politecnico di Milano, affermava: «Sono stati fatti evidenti errori di valutazione. Il centro commerciale non aveva un bacino di utenza primario che è quello che gli avrebbe permesso di avere clienti anche nei giorni lavorativi».

Per Vecchio un altro elemento di crisi potrebbe venire presto dal commercio «on line» che, a suo dire, fino ad ora si è mantenuto intorno al 3% degli acquisti «mentre negli Stati Uniti si aggira intorno al 25%. Certo è che se anche in Italia avesse già raggiunto questa percentuale avremmo già chiuso».

Non c’è tempo da perdere per dare il via alla riqualificazione de «La Francesca». L’amministratore (titolare del «Gestim Group Srl» di Milano, che gestisce in Italia altri immobili di grandi dimensioni) annuncia che è in corso una riflessione per trasformarlo in un centro commerciale di prossimità: «Non possiamo competere – conclude – con mega strutture che ormai hanno anche funzioni di intrattenimento e svago. Il progetto prevede una riqualificazione strutturale e energetica» che ne diminuirebbe i costi di gestione, al momento fermi intorno a 1,2 milioni di euro l’anno. E poi «la ricerca di offerte commerciali rispondenti ai bisogni di quella fascia di popolazione che usa l’accesso al negozio per far fronte alle esigenze di vita quotidiana». n 

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