Cividate esulta: dopo 131 anni «riconquista» la sua stazione

Confini.Nella segnaletica, rivista a spese del Comune, ora è indicato il territorio di appartenenza della fermata. Il sindaco: si è fatta giustizia.

È un risultato storico per il paese della Pianura orientale. Risale infatti al 1891 la prima richiesta della Giunta comunale di Cividate affinché al nome della stazione di Calcio, realizzata però in territorio cividatese, venisse appunto aggiunto il nome di Cividate. Ora, 131 anni dopo, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianni Forlani ce l’ha fatta. Nei giorni scorsi, infatti, alla stazione del paese sono apparsi i cartelli che riportano sopra il nuovo nome «Cividate al Piano-Calcio».

Un riferimento per orientarsi

«Finalmente quindi è stata fatta giustizia» è il commento del primo cittadino l’ultimo, in ordine di tempo, a battersi per il cambio del nome della stazione. Una battaglia basata innanzitutto sul fatto indiscutibile che l’edificio ferroviario si trova nei confini di Cividate. E, poi, sulla convinzione dell’Amministrazione comunale che il cambio del nome servirà a identificare meglio l’area dei complessi logistici Amazon a Cividate e Md a Cortenuova (distante solo un chilometro): in questo modo saranno più facilmente raggiungibili in treno dalle molte persone straniere che vi lavorano. Le prime tappe della battaglia di Cividate per il cambio nome della sua stazione sono state ricostruite dallo storico locale Riccardo Caproni. La costruzione della linea Treviglio-Rovato viene completata nel 1875. Nel 1877, quando la stazione realizzata nei confini di Cividate non ha ancora un nome, l’allora Giunta comunale invia al ministero delle Infrastruttura la richiesta che le venga dato appunto il nome del paese in cui si trova. In quel tempo, però, il vicino Comune di Calcio ha maggiori appoggi politici a Roma e così il nome scelto è, appunto, quello di Calcio.

Soluzione sì, ma non a costo zero

Dopodiché il Comune di Cividate, con vari intervalli di tempo, continua a rinnovare la richiesta dell’aggiunta del suo nome dovendo a volte subire anche degli affronti. Come quando, nel 1928 il Prefetto di Bergamo, per risolvere la situazione, invita il Comune di Cividate a cedere a quello Calcio tutto il territorio a sud della linea ferroviaria comprendente la stazione stessa. Richiesta che, ovviamente viene respinta. Ora comunque la questione è chiusa anche se non è stata a costo zero: Rfi ha, infatti, presentato al Comune di Cividate un conto di 11mila euro necessari alla sostituzione dei cartelli attualmente presenti in stazione. Conto che l’attuale Amministrazione comunale si è dichiarata ben disposta a sostenere entrando così nella storia.

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