Suona alle 5.40: «Voglio una camera»
Ma non è un albergo, denunciato

«Scusi, vorrei una camera». Si può solo immaginare la faccia dell’uomo residente a Caravaggio svegliato alle 5.40 di mattina dal rumore insistente del campanello.

Al citofono c’è un viado convinto che lì ci sia un albergo. La risposta, oltre che didascalica, ricalca uno dei rimproveri più frequenti delle madri nei confronti dei figli (oltre che un vecchio successo degli 883): «Questa casa non è un albergo». A quel punto il viado si arrabbia, scavalca la recinzione e inizia a distruggere i mobili presenti in giardino. Il proprietario di casa chiama subito le forze dell’ordine. Il viado è stato denunciato per violazione di domicilio, danneggiamento e inosservanza di un divieto di dimora emesso dal giudice del tribunale di Bergamo. Una denuncia a tre stelle.

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