Ustionò direttrice per rapina in banca
Condannato a 9 anni in abbreviato

Ricordate il tentativo folle di rapina di Fabio Pelis che, per un colpo in banca, cosparse di benzina una direttrice di banca? Il 31enne è stato condannato, martedì 1 marzo, a 9 anni nel processo abbreviato con gup Bianca Maria Bianchi.

Il pm Gianluigi Dettori aveva chiesto una condanna di 8 anni, per cui il gup è stato ancora più severo. Stabilito anche un risarcimento provvisionale di 251 mila euro.

«La scintilla partì accidentalmente dall’accendino, non avevo nessuna intenzione di uccidere». Si era difeso così in aula Pelis, finito a giudizio per l’assurda giornata dell’8 maggio scorso a Ciserano in cui - nel tentativo di mettere a segno una rapina in banca - cosparse di benzina la direttrice della filiale della Cassa rurale di Treviglio, Cinzia Premoli, 54 anni, appiccando il fuoco e causandole gravi ustioni.

Nove anni è stata la sentenza, otto la richiesta considerata la riduzione di un terzo della pena prevista dal rito alternativo e considerata la concessione delle attenuanti generiche dovute al fatto che l’imputato è incensurato e che in udienza aveva tenuto un atteggiamento collaborativo.

Pelis aveva sostanzialmente confermato la ricostruzione dei fatti compiuta dall’accusa, fatto salvo l’evento cruciale, quello che gli è costato l’imputazione per tentato omicidio. Pelis aveva infatti sostenuto che la scintilla da cui si erano sprigionate le fiamme sarebbe partita accidentalmente in quelle fasi concitate, oltretutto mentre lui si trovava già all’esterno dell’auto dove era avvenuta l’aggressione, e che non voleva dare fuoco alla direttrice della banca. Prova ne è stata - secondo la tesi difensiva - che lui stesso rimase investito dalla fiammata, riportando ustioni in varie parti del corpo.

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