In Texas a 17 anni
Intercultura,un ranch e il basket
«Ho giocato prima a Boccaleone, poi a Torre Boldone e Treviolo; è sempre stata un passione ma non puntavo a nulla, se non a divertirmi e a stare con i miei amici. Gli sforzi erano proiettati sullo studio e sulla necessità di avere un’ottima preparazione per poter accedere all’università – racconta –. Senza dubbio il Mascheroni è un liceo di ottimo livello ma, per diversi motivi, avevo il desiderio di cambiare e di conoscere nuove realtà. Il mio professore di educazione fisica, Elio Verzeri una figura di riferimento importante che oggi è in pensione, mi ha lanciato l’idea di fare un anno all’estero, credeva in me e nel fatto che potessi farcela, anche con l’inglese. Ci ho pensato, ho iniziato a informarmi, ho cercato le associazioni migliori a cui affidarmi con l’intenzione iniziale di stare via sei mesi. In realtà ha prevalso il sogno di andare negli Stati Uniti e la passione per il basket e l’Nba che ho sempre adorato. L’unico programma con queste caratteristiche era di un anno accademico e mi sono detto “ok, farò un anno”. Le altre due opzioni erano per Cina e Russia, ma la risposta della Lampasas High School è stata positiva e ad agosto sono partito».
© RIPRODUZIONE RISERVATA