Qui Madrid, a 24 anni dirige l’ufficio comunicazione con l’Italia del colosso del turismo online «Civitatis»

La storia Sofia Visinoni, di Piario, è tra i dirigenti di «Civitatis», un’azienda leader nel distribuire online escursioni e visite guidate in italiano nel mondo.

«Ormai il mio cuore era rimasto a Madrid, sapevo che quella era la mia città».Così, dopo un’esperienza di qualche mese, Sofia Visinoni, 24enne di Piario, ha deciso di trasferirsi definitivamente nella capitale spagnola dallo scorso anno. «Sono partita nel 2020 – ricorda la 24enne –, un anno molto difficile per tutti, dove la gente era segnata da una pandemia che ha sconvolto tutto il mondo e, riuscire a trovare un lavoro, non era per niente semplice, nemmeno in Spagna. Inizialmente ho avuto la fortuna di trovare occupazione come babysitter per alcuni bambini italo/americani, presso l’Ambasciata italiana, e grazie a questo sono riuscita a

fermarmi per un po’ di mesi. Finita questa esperienza sarei dovuta tornare a casa e così ho fatto per i mesi estivi, ma ormai il mio cuore era rimasto a Madrid, sapevo che quella era la mia città. Così, a settembre 2021 sono tornata lì, dove ho iniziato un master in Comunicazione e marketing presso una Business school spagnola. Ora sto frequentando l’ultimo semestre del master che si concluderà a luglio, e nel mentre da novembre lavoro per Civitatis, un’azienda spagnola che opera nel settore turistico; lì dirigo il dipartimento di comunicazione con il mercato italiano».

«L’Italia mi stava stretta»

«Ho deciso di partire – racconta la giovane – perché vedevo Bergamo come una città molto limitante per le mie ambizioni e il mio futuro. Un’esperienza all’estero, che duri un mese, un anno o tutta la vita, può davvero essere utile nella crescita personale e lavorativa di una persona. A Bergamo nell’ultimo periodo mi sentivo soffocare, avevo bisogno di cambiare aria. Così ho deciso di partire e intraprendere questa nuova esperienza. La scelta è ricaduta su Madrid perché, anche senza esserci mai stata, era una città che mi incuriosiva molto. Oltretutto una delle mie migliori amiche si sarebbe trasferita proprio lì, quindi mi sono detta “Perché no? Proviamoci!”. La Spagna poi è culturalmente abbastanza simile all’Italia, e anche questo è un aspetto che ho valutato nella scelta».

La pandemia in Spagna

«Per quanto riguarda la situazione Covid, in Spagna sono sempre stati molto tranquilli. Già dal 2020, le restrizioni erano molto meno severe rispetto a quelle in Italia. Oltre al coprifuoco e l’obbligo di mascherina, da quando mi sono trasferita a Madrid non ci sono state ulteriori restrizioni. Da quasi un anno a questa parte anche il coprifuoco è stato eliminato e l’unica restrizione rimasta in vigore è l’obbligo della mascherina nei luoghi al chiuso. Siamo forse l’unico paese in Europa che è riuscito a gestire la pandemia in questo modo».

Madrid, la vita meno cara

«La città è fantastica, bella e con un clima sempre piacevole – prosegue Sofia Visinoni –. Nonostante sia una grande metropoli è molto vivibile, organizzata e super fornita. La gente è meravigliosa, sono molto accoglienti e simpatici, molto simili a noi italiani. Per quanto riguardo il cibo, diciamo che non posso lamentarmi, certo niente è come l’Italia e questo devo dire che ogni tanto mi manca molto, ma ho imparato ad apprezzare la loro cucina e non è niente male. Madrid è una città piena di studenti e offre moltissime possibilità per tutti, oltre a essere molto accessibile economicamente. Il costo della vita, nonostante sia la città spagnola più cara, è molto più basso rispetto al Nord Italia. Inizialmente non sapevo quanto sarei rimasta, sono partita senza programmi, solo per migliorare il mio spagnolo e cercare un lavoro che mi avrebbe permesso di trasferirmi lì, ma sicuramente, dopo pochissimi giorni dal mio arrivo, ho intuito che sarebbe stata la città in cui mi sarei stabilita».

La tappa in Egitto

Una pausa estiva a casa, in Alta Valle Seriana, per ritornare poi in Spagna nel settembre 2021. «Per ora non penso di tornare in Italia – spiega la 24enne di Piario –. Sono stata molto fortunata a trovare un lavoro bellissimo, che mi soddisfa molto e mi permette anche di viaggiare. Recentemente ho avuto l’opportunità di fare un viaggio in Egitto, per sponsorizzare l’azienda. In futuro mai dire mai, ma per ora voglio e spero di rimanere a Madrid per molto tempo: il mio cuore sarà sempre a Bergamo, ma la mia casa ora è Madrid. La cosa che mi manca di più dell’Italia sono ovviamente la mia famiglia, gli amici e i miei cani. Appena ho qualche giorno libero, la prima cosa che faccio è prendere un volo aereo per tornare in Italia. Ovviamente anche il cibo mi manca molto, nonostante le pietanze spagnole siano buone, la cucina italiana resta assolutamente imbattibile».

«El rastro» e il «Retiro»

Una città, Madrid, che offre moltissimi servizi ed attrattive. «Durante la settimana purtroppo il mio tempo libero scarseggia – conclude –, il massimo che mi limito a fare è un aperitivo nella piazzetta sotto casa mia, quando riesco a tornare a casa non troppo tardi. Nel weekend, avendo la fortuna di vivere in una grande città che offre moltissime possibilità di svago, non mi annoio mai; vivo qui da quasi due anni, ma ogni settimana a Madrid ci sono nuove cose da fare e da esplorare. La bellezza di vivere in una grande città è che, ogni volta che esci di casa, puoi scoprire qualcosa di nuovo: un vicolo con una taverna dove non eri mai stata, un piccolo museo che non trovi su una guida turistica, un parco dove rilassarti. Ora, con la bella stagione, cerco di passare il mio tempo libero all’aria aperta: non mancano infatti le aree verdi. Il “Parco del Retiro” è la parte della città che preferisco, durante il fine settimana, quando c’è il sole, i ragazzi sono soliti passare le giornate seduti nei tanti prati del parco a parlare e fare un pic-nic in compagnia; spesso lo faccio anche io. La domenica mattina invece, proprio nella via dietro casa mia, c’è un grande mercato delle pulci, “El rastro”, molto famoso in città. È davvero bello e abitualmente faccio tappa lì: difficilmente me lo perdo. Una città a misura d’uomo, nonostante sia una grande capitale». «Gli spagnoli amano la “siesta” e la “fiesta”, sia durante la settimana che nel weekend, bar e ristoranti sono infatti pieni di gente e diventa davvero complicato trovare un tavolino per sedersi senza prenotazione» conclude Sofia.

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