Addio a Tommaso Iannotta
«Un pioniere del turismo»

Era un uomo d’altri tempi, un imprenditore visionario che con la moglie ha creato il successo dell’Hotel Milano Alpen Spa di Bratto. È morto martedì mattina 16 giugno all’età di 91 anni Tommaso Iannotta, tra i primi grandi imprenditori del turismo a Castione della Presolana. Con la moglie Maria Tomasoni aveva creato l’Hotel Milano, gestito poi dai figli Casto (1961), Roberto (1963) e Fabio (1965).

Tommaso, originario del casertano, aveva incontrato la moglie quando, sottufficiale dell’Esercito, si trovava nei campi estivi della Compagnia Legnano nella Val di Tede. Tra i due fu un colpo di fulmine, Tommaso che si occupava del vettovagliamento, incontrò Maria in uno degli alimentari della famiglia Tomasoni e ne rimase folgorato; si sposarono nel 1959 e si trasferirono a Milano. A gettare le basi per il futuro Hotel fu la madre di Maria, Carmela Messa, che aveva fatto costruire una struttura ricettiva a Bratto poi affittata per anni come colonia dalle suore, che verso la fine degli anni Cinquanta rinunciarono all’affitto. La coppia decise di gestire l’edificio trasformandolo in un albergo e si trasferì a Castione per iniziare una nuova avventura.

Tommaso Iannotta era ammalato da tempo e la situazione si è aggravata negli ultimi giorni: «Siamo fortunati perché gli siamo stati tutti accanto fino alla fine – dice il figlio Roberto – se ne è andato nella sua casa, vicino ai suoi affetti, non è stato privato dalla possibilità di salutarci e così noi». Fino all’ultimo è stato presenza costante con la moglie nell’albergo costruito negli anni d’oro del turismo a Castione: tante idee e lungimiranza che hanno fatto del progetto di famiglia un successo. «Con la moglie è stato uno dei primi imprenditori del turismo a Castione – ha detto il primo cittadino Angelo Migliorati – erano una coppia indissolubile. Negli anni Settanta fu tra i fondatori della Coraltur, una scelta lungimirante per far lavorare insieme gli albergatori. Aveva tante idee, era un visionario, un grande imprenditore, pensiamo anche al Festival Scacchistico che promosse dalle prime edizioni. Ha segnato un’epoca insieme al cognato, l’ex sindaco Tomaso Tomasoni».

Nei primissimi anni l’Hotel Milano era aperto tutto l’anno ma lavorava principalmente come albergo durante l’estate e come ristorante nel resto dell’anno; con il passare del tempo e l’avvento degli impianti di Monte Pora iniziò a lavorare anche con la stagione invernale. Ma il grande salto fu con le iniziative per destagionalizzare. «Il primo ampliamento fu negli anni Settanta con l’architetto Motta di Bergamo, poi la creazione della dependance, il residence e infine il centro congressuale e il centro di formazione outdoor che ci permisero di diventare tra i pochi alberghi dell’arco alpino a lavorare tutto l’anno – spiega Roberto – l’ultimo incisivo ammodernamento è stato quello curato dall’architetto Daniela Mannucci Benincasa, scomparsa purtroppo pochi giorni fa a soli 54 anni. Il nuovo centro benessere, e poi gli arredi, la struttura dove Natura e Benessere si intrecciano». Una continua evoluzione in cui la tradizione e l’innovazione, le vecchie generazioni e le nuove si sono confrontate: «Papà ci ha insegnato da sempre a sostenere le nostre idee, ogni nostra opinione doveva essere motivata – spiega Roberto – questo ci ha aiutato a crescere». La salma è composta nella hall dell’Hotel Milano, il funerale, nel rispetto delle normative, sarà celebrato mercoledì 17 giugno alle 17,30 nella parrocchiale di Bratto.

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