Addio al capogruppo degli Alpini
«Mario, l’anima della comunità»

Un malore improvviso si è portato via nella tarda serata di domenica Mario Pesenti, il capogruppo delle penne nere di Val Brembilla. Artigliere di montagna, 71 anni, Mario aveva una grande forza d’animo e uno spontaneo spirito di abnegazione.

«Un grande uomo che ha fatto tanto per la nostra comunità – afferma Filippo Genini, suo vice –. Non lo potremo nemmeno salutare con un doveroso omaggio. L’ultimo saluto sarà in forma privata: niente gagliardetti e niente corteo.

Mario se ne andrà in punta di piedi, come spesso accade ai grandi uomini». Il feretro è nella sede delle penne nere, in via Villaggio Europa, fino a martedì pomeriggio alle 15 quando si terrà l’ultimo saluto celebrato dal parroco don Cesare Micheletti nella chiesa parrocchiale di Val Brembilla, a cui potranno partecipare solo i parenti più stretti, oltre alla moglie Eglia, alle due figlie Alida e Giovanna con le rispettive famiglie.

«Era al suo secondo mandato – aggiunge Filippo -. Una presenza fissa in cucina nella nostra sede e nelle feste, per questo era conosciuto come “Mario della polenta”. Spingeva sempre per coinvolgere i più giovani e il suo motto simpatico era “so mia che a fa bau-bau, micio-micio”. Un vero uomo del fare». Mario, che aveva lavorato fino alla pensione in una torneria, aveva dato il suo contributo anche alla costruzione della nuova sede delle penne nere. «Era un personaggio emblematico della comunità – aggiunge il sindaco Damiano Zambelli –. Anzi era la comunità, perché da sembra era animatore delle feste e ci teneva a fare gruppo con tutti. Un vero alpino, semplice, saggio e di una umanità travolgente. Se adesso dovremo fare un funerale ristretto, quando sarà passata la bufera organizzeremo con tutti gli Alpini un giusto ed esemplare tributo».

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