Albino, parte l’hub gestito dai medici di famiglia: in poche ore tremila prenotati

Nell’auditorium messo a disposizione dal Comune. Inaugurato lunedì 19 aprile con i primi sei pazienti, martedì previsti 300 vaccini, ma si potrà arrivare oltre il migliaio.

A proporre una dedica è Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici e medico di base ad Albino per 40 anni: «A tutti i nostri concittadini della Valle Seriana rimasti vittima della pandemia, e ai trenta medici, molti di famiglia, che in Bergamasca hanno perso la vita». Tutte le nuove aperture di centri vaccinali fanno notizia in un momento così delicato. Quella di Albino però un po’ di più, ed è giusto così, per questa bassa e media Valle Seriana che è stata epicentro della tragedia della prima ondata, e che finalmente ha «in casa» un hub vaccinale pronto a decollare. Ieri l’inaugurazione e il primo test, con sei pazienti vaccinati. Questa mattina, martedì 20 aprile, si parte a gran ritmo: 300 somministrazioni oggi, 575 domani, poi circa 600 al giorno fino al 2 maggio. «Abbiamo il potenziale per arrivare a 1150 al giorno, con 8 linee, ma tutto dipenderà dalla disponibilità dei vaccini», spiega Mario Sorlini. In pensione dal 1° gennaio, anche lui è stato per 41 anni medico di famiglia ad Albino. E adesso non si è fermato, anzi: proprio la cooperativa di medici Iml (Iniziativa medica lombarda), di cui è presidente, è l’anima del punto vaccinale di Albino, il primo gestito interamente da medici.

«È anche una forma di riconoscimento, da parte nostra, a una popolazione così duramente colpita». Saranno 85 (e le disponibilità continuano a fioccare) i medici di famiglia impegnati con le vaccinazioni:«Settanta sono ancora in attività e alterneranno questo impegno a quello di ambulatorio, altri 15 invece sono in pensione e si sono messi a disposizione gratuitamente», spiega ancora Sorlini. Al loro fianco ci saranno gli infermieri di Bergamo Sanità. Il bacino è ampio: la bassa e media valle Seriana conta quasi 90 mila abitanti, e ieri pomeriggio, a poche ore dal via alle prenotazioni, le richieste erano già circa tremila nelle categorie previste: 65-79 anni, pazienti estremamente fragili e loro conviventi e caregiver, a cui si aggiungerà ora un piccolo «slot» per over 80 che ne avessero la necessità.

«Emozionato» il sindaco di Albino Fabio Terzi: il Comune ha messo a disposizione gli spazi dell’auditorium «Benvenuto e Mario Cuminetti», mentre la Protezione civile locale assicurerà pulizia e sanificazione degli ambienti. «I nostri cittadini, duramente colpiti dalla pandemia, meritavano un centro vaccinale vicino – commenta Terzi –. Abbiamo voluto abbellire gli spazi con immagini di Albino e opere del Moroni. Crediamo che da scienza e medicina, ma anche da arte e bellezza, possa partire la nostra rinascita».

«Campagna senza precedenti»

La formazione ad hoc del personale e la fornitura dei vaccini saranno garantite in collaborazione con l’Asst Bergamo Est, sotto cui l’hub albinese ricade: «Questo centro, accanto a Chiuduno, Rogno, Clusone e Alzano, completa l'offerta vaccinale di un territorio molto vasto – ha detto il direttore generale Francesco Locati –. Nell’area di nostra competenza sono 300 mila le persone da vaccinare, in questa campagna che non ha precedenti nella storia. L’obiettivo è somministrare a tutti la prima dose entro giugno. Contiamo di raggiungerlo, compatibilmente con la disponibilità dei vaccini». A livello provinciale Antonio Sorice, dell’Ats, rileva che registriamo la percentuale di somministrazioni «più alta tra le province lombarde in rapporto alla popolazione. E potremo arrivare a 15 mila dosi al giorno». Con l’arrivo dei vaccini, naturalmente: tema sottolineato un po’ da tutti (presenti anche Gabriele Cortesi per l’ambito di Seriate, e il presidente della Comunità montana Giampiero Calegari), per evidenziare come la macchina, qui, sia pronta. E la voglia di ripartire tanta. Dalle 8 di stamattina, con il via delle vaccinazioni ad Albino, ci sarà un’arma in più.

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