Auto in fiamme a Darfo Boario
Muore operaio di Rogno

L’incidente l’altra notte lungo la statale 42: al volante un operaio di Rogno che ha perso il controllo della sua Megane Scenic. Il rogo causato dall’impatto non gli ha dato scampo.

Un terribile schianto in auto nella notte tra sabato 23 e domenica 24 gennaio allo svincolo di Darfo della statale 42 è costato la vita a un operaio 55enne di Rogno. L’uomo al volante della sua Megane Scenic è finito fuori strada, ma è rimasto intrappolato nella vettura che ha preso fuoco e non ha avuto scampo. Nel luogo dell’incidente ieri (domenica 24) è rimasto soltanto qualche frammento della sua vettura, la cui carcassa è stata posta sotto sequestro, e i segni della combustione. Nera la terra, neri i tronchi degli alberi contro cui era finita la corsa dell’auto sabato sera.

Secondo le ricostruzioni finora effettuate dai carabinieri di Pisogne, attorno alle 23 l’uomo stava viaggiando dalla valle Camonica verso l’alto Sebino per tornare a casa quando all’improvviso, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del proprio veicolo; la vettura ha quindi invaso l’altra corsia di marcia e si è immessa, in senso contrario, sulla rampa di ingresso alla statale; poi ha colpito la cuspide del guardrail strappando da terra una decina di metri di queste protezioni laterali e finendo nell’area sottostante, dopo un volo di qualche metro.

Sull’asfalto non è rimasto nessun segno di frenata, e questo lascia pensare che l’uomo fosse ormai privo di sensi, forse a causa di un malore. Nel volo, l’automobile ha colpito gli alberi staccandone i rami e finendo nello spiazzo del terreno. Dal serbatoio dell’auto, alimentata a benzina, è uscito il carburante che ha invaso l’area circostante e parte dell’abitacolo. All’improvviso, ma su questo non si hanno testimonianze dirette, deve essere successo qualcosa, forse un corto circuito, forse una scintilla partita dai fili di rame dell’impianto elettrico ormai scoperti a causa dell’impatto, ha innescato l’incendio.

Per il 55enne dell’alto Sebino non c’è stato nulla da fare. Pochi minuti prima delle 23 i carabinieri hanno ricevuto dall’Areu la richiesta di verificare cosa stesse succedendo allo svincolo di Darfo della statale 42: i pochi automobilisti in transito avevano avvistato qualche fiammata e gli ultimi bagliori dell’incendio e avevano chiamato il 112. Quando i militari sono giunti sul posto, nonostante il buio, hanno visto la vettura in fondo alla scarpata e non ricevendo nessuna risposta ai loro richiami hanno chiamato direttamente i Vigili del fuoco.

Sul posto sono così intervenute le squadre della caserma di Darfo e dei suoi volontari insieme all’autogru inviata in valle Camonica dal comando di Brescia. Proprio durante le operazioni di recupero, carabinieri e vigili del fuoco si sono accorti che nell’abitacolo c’era il corpo di un uomo ormai privo di vita. La salma dell’automobilista è stata ricomposta nella camera mortuaria dell’ospedale di Esine dove rimane a disposizione delle autorità giudiziaria. Probabilmente oggi (lunedì 25 gennaio) arriverà il nulla osta dei magistrati perché possa essere restituita ai familiari.

La carcassa dell’auto è stata posta sotto sequestro, a disposizione della magistratura se si rendessero necessari ulteriori accertamenti. Vigili del Fuoco e forze dell’ordine hanno lavorato fino alle 3 di ieri notte per terminare le operazioni di recupero.

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