Centro e quartieri, si sta all’aperto. Ecco gli spazi di Bergamo pronti per i dehors

Disponibili su richiesta e in modo semplificato. Nella lista tutta via XX Settembre e anche metà via Tasso. Gori: «Un’opportunità per tutti, ripartiamo in sicurezza».

Tutti fuori! «La scelta del governo di consentire la riapertura delle attività di ristorazione e somministrazione solo all’aperto, rende ancora più importante e urgente il lavoro che abbiamo impostato nelle scorse settimane sul tema dei dehors» spiega il sindaco Giorgio Gori.

Numeri delle associazioni di categoria alla mano, uno su tre non ha spazi necessari per dehors e tavoli all’aperto e allora, nell’attesa che si chiariscano i prossimi passi sulla progressiva riapertura del settore (leggi l’utilizzo dell’interno), Palafrizzoni torna sulla strada tracciata la scorsa estate, in piena pandemia. Tra nuovi e ampliamenti dell’esistente sono stati oltre 200 gli spazi concessi l’anno scorso: «Avevamo incentivato i dehors nelle adiacenze dei locali ma previsto anche la disponibilità di un’ulteriore serie di spazi su suolo pubblico per consentirne la creazione agli esercizi che si trovavano nelle vicinanze fino a un raggio di 150 metri» prosegue il sindaco. Perché non tutti hanno aree adatte nelle immediate vicinanze del proprio locale. «Anche quest’anno intendiamo rinnovare questa disponibilità - con i medesimi criteri - e abbiamo individuato l’elenco degli spazi che potranno ospitare dehors e spazi di somministrazione all’aperto».

Un taglio alla burocrazia
Su queste aree, non sono previsti bandi di assegnazione, ma il Comune si limiterà a raccogliere le richieste secondo le norme semplificate (con un bel taglio all’iter burocratico) previste per l’assegnazione e ad armonizzare quelle eventualmente concomitanti.

La lista contempla diversi spazi centrali ma anche periferici: «La ripartenza di queste attività deve essere all’insegna della sicurezza. Vanno evitati in ogni modo gli assembramenti e per farlo bisogna offrire una scelta la più ampia possibile, rivitalizzando nel contempo anche i quartieri», spiega Gori. «La nostra intenzione è dare un’opportunità a tutti: questa è una prima lista di 19 spazi, ma ci riserviamo di integrarla con ulteriori aree che ci venissero richieste e che rispondano ai dettami normativi». Diverse erano già disponibili la scorsa estate.

Cominciamo da piazza Carrara, tra l’omonima Accademia e la Gamec, rimessa a nuovo qualche anno fa e a poche decine di metri da Borgo Santa Caterina «che non è nella lista perché sappiamo già che ci saranno i dehors dei locali della via» precisa il sindaco. Come piazzetta Piave al Sentierone, già occupata. In zona Borgo Palazzo ci sono tre aree, da nord a sud: piazza Sant’Anna, lo slargo della fermata Teb e la «piazza rossa» tra le vie Rubini e Vivaldi.

Spostiamoci in centro lungo l’asse est-ovest: si comincia con uno spazio che sembra fatto apposta per i tavolini, piazzetta Santo Spirito, ma anche lo spazio della ciclabile lungo via Tasso fino a contrada Tre Passi. Per via XX Settembre sono previste due tranche distinte che arrivano a coprirla tutta: dalle colonne di Prato a via Sant’Orsola e da qui a largo Rezzara, cuore della movida di Bergamo bassa. Sempre in zona, spazio anche in via Sant’Orsola nello slargo vicino alla stazione Bigi che conduce alla parallela via Borfuro, e lungo via Sant’Alessandro dalla basilica all’incrocio con la stessa Sant’Orsola.

Anche piazzetta Santa Lucia
Fuori dal centro ci sono spazi disponibili in via Statuto nella piazzetta del quartiere Santa Lucia recentemente rimessa a nuovo e compresa tra le vie IV Novembre e XXIV Maggio, in piazza Risorgimento a Loreto e nella piazza tra le vie Bellini e Mattioli a Longuelo, indicata come «Bazzini» dal nome del vicino locale, ma che in realtà sarebbe intitolata a Vittoria Quarenghi. Al Villaggio Sposi si accettano proposte per piazza don Francesco Seghezzi, al termine di via Promessi Sposi, mentre alla Celadina per piazza Cesare Bonfanti, quella separata dalla parrocchiale da via San Pio X.

Nell’elenco c’è anche lo slargo dell’Enaip in via San Bernardino, tra Colognola e San Tomaso, quello fronteggiante l’ingresso dell’Esselunga di via Corridoni e il parco Ramacci a Boccaleone, tra le vie Lunga e Gasparini. In Città Alta, invece, c’è piazzetta Angelini con il suo caratteristico (e rimesso a nuovo l’anno scorso) lavatoio, uno degli scorci più caratteristici.

Tre estivi e altri spazi
In parallelo Palafrizzoni valuterà anche la possibilità di ricavare ulteriori spazi per i dehors su richiesta dei ristoratori anche eliminando momentaneamente stalli per la sosta, sempre che questo non crei eccessivi problemi. Una soluzione che potrebbe interessare zone come la parte alta di via San Bernardino e Moroni, quella più vicina al centro.

Nei prossimi giorni il Comune renderà note (anche online)le modalità di presentazione delle domande di assegnazione degli spazi. In parallelo partirà anche l’iter per l’assegnazione dei cosiddetti «estivi» che riguarderanno tre parchi cittadini: Sant’Agostino in Città Alta, la Trucca e il Goisis. In questo caso la priorità va a chi non ha spazi esterni a disposizione nei propri locali e non rientri nelle zone dei 19 individuati dal Comune. «Il nostro obiettivo è aiutare tutti nel ritorno alla normalità, evitare il rischio di assembramenti e nel contempo prestare la giusta attenzione alla sicurezza e ai diritti dei residenti» conclude Gori.

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