Cimitero, innaffiatoi spariti. Caso risolto a Torre Boldone

Ne erano rimasti pochissimi. Il Comune ne ha comprati di nuovi, verdi e fiammanti.C’è il sospetto di ruberie.

Il Comune di Torre Boldone ha provveduto tempestivamente ad acquistare un numero adeguato di innaffiatoi per il cimitero. Infatti, fino a pochissimi giorni prima ce n’erano davvero pochissimi. Il fatto era stato segnalato su Facebook sul sito «Sei di Torre Boldone se…» da una persona che, volendo bagnare i crisantemi sulla tomba di parenti, ha faticato non poco a trovarne uno. Alla prima postazione dei rubinetti dell’acqua, all’entrata, non ce n’era nessuno. L’unico l’aveva appena preso una signora anziana per bagnare i fiori di una tomba. Stessa situazione alla seconda postazione, al centro del cimitero, vicino alla vecchia entrata. Ne ha finalmente trovato uno nella terza postazione.

Per curiosità aveva girato per l’intero cimitero. Risultato sconfortante: solo alcuni innaffiatoi, non più di quattro, erano nelle mani di persone intente a bagnare fiori o pulire le tombe. La stessa persona, sempre su Facebook, aveva aggiunto: «Ho l’impressione che qualcuno se li sia portati a casa». Questo fondato sospetto è stato condiviso da altre persone nei loro commenti, pur sottolineando che è un male comune di ogni cimitero, molti dei quali sono da tempo sprovvisti di guardiani.

C’è chi ha scritto: «Vergogna» di fronte ai sospetti di ruberie. Oppure: «Per non spendere pochi euro si portano a casa l’innaffiatoio». Ma sparisce anche ben altro, come oggetti che tramandano legami di affetto. «Dalla tomba dei miei genitori si sono portati via di tutto — è scritto in un altro commento —. Perfino un piccolo presepe di plastica, la statuetta del gatto incollata sulla lapide, le bomboniere, vasi di fiori, le palline di Natale e le uova colorate di Pasqua. Una tristezza». Tutto si è risolto dopo il post su Fb, dove una persona ha postato anche una foto di innaffiatoi verdi nuovi e fiammanti. «Ci eravamo accorti che il numero degli innaffiatoi era calato di molto e abbiamo deciso di comperarne di nuovi — dice il vice sindaco, Claudio Sessa —. Anche un innaffiatoio è un bene comune». Ora la speranza è che non spariscano di nuovo, come qualcuno ha già postato su Fb.

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