Coronavirus, guarito dopo 144 giorni
Valcanale in festa: «Bentornato Marcello»

Ardesio, il negoziante Boccardi di 66 anni è tornato a casa dopo un lungo ricovero per il virus. «È uno tosto».

Alle 11 di giovedì 30 luglio, dopo ben 144 giorni di ospedale, Marcello Boccardi è finalmente tornato a casa, nella sua Valcanale, dopo aver sconfitto il Covid-19. Ad accoglierlo con festoni, palloncini e uno striscione di benvenuto la moglie Emanuela, i figli Marta e Mario, i familiari e il parroco don Ivan Alberti.

Tanta commozione ed occhi lucidi, per un ritorno tanto atteso. Il percorso di Marcello Boccardi, 66enne e storico gestore, insieme al fratello, dell’«Alimentari Boccardi» nella contrada, è stato infatti lungo e tortuoso. «Il 9 marzo – spiega la figlia primogenita Marta –, dopo qualche giorno di febbre alta, lo abbiamo portato in ospedale a Piario, dove è stato subito ricoverato. Da lì è iniziato anche per noi un vero e proprio incubo: le sue condizioni continuavano a peggiorare, e trascorrevamo le giornate con il telefono in mano, in attesa di notizie; quando squillava c’era la paura costante di sapere cosa ci sarebbe stato detto dai medici».

Dopo pochi giorni il 66enne viene intubato, e all’inizio di aprile viene trasferito all’ospedale di Seriate, lasciando in apprensione la sua famiglia. «Ci hanno sempre dato poche speranze – prosegue commossa la figlia -, le sue condizioni per diverso tempo sono state gravi. Con calma poi ha iniziato a migliorare, il 17 aprile è uscito dalla terapia intensiva ed è stato trasferito nel reparto di medicina. Era fuori pericolo, anche se fisicamente molto provato. Sono stati infatti necessari diversi mesi di riabilitazione all’ospedale di Gazzaniga per ripristinare diverse funzioni: non riusciva più a muoversi e faceva anche fatica a nutrirsi per una paralisi all’epiglottide; il tutto causato dal virus».

La famiglia lo ha potuto vedere «dal vivo solo l’8 giugno scorso, mentre prima solo attraverso qualche videochiamata – aggiunge Marta –. Sicuramente la sua forza è stato il suo carattere positivo, che l’ha aiutato ad affrontare tutto questo. È uno tosto».

Un male violento

La malattia si è abbattuta con violenza su Marcello, che ha perso oltre venti chilogrammi e dovrà affrontare un percorso ancora lungo, fatto di fisioterapia, prima di rimettersi completamente in sesto.

Il suo ritorno, finalmente, a casa, ha dato una grande gioia a tutta la comunità della frazione montana di Ardesio, dove Marcello è un po’ come un’istituzione. Il suo piccolo negozio di alimentari, in questi mesi gestito solamente dal fratello, è da molto tempo l’unica attività rimasta in paese, ed è impossibile non conoscerlo.

«Il processo di ripresa – conclude la figlia – è solo all’inizio. Lui vuole già tornare in negozio, non aveva mai chiuso un giorno in 50 anni prima del ricovero, ma per quello bisognerà attendere ancora. Per noi è un miracolo riaverlo a casa. Da parte di tutta la nostra famiglia, vorremmo ringraziare moltissimo tutto il personale degli ospedali di Piario, Seriate e Gazzaniga per l’umanità che hanno saputo dimostrare anche nei momenti più critici e difficili».

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