Covid, in Italia crescono i casi e i ricoveri: terze dosi, si accelera

Il commissario all’emergenza, Francesco Figliuolo, in una circolare: «I dati mostrano un progressivo incremento dell’incidenza settimanale di nuovi casi e dell’Rt medio. Non si registra un aumento delle ospedalizzazioni. Auspicabile la terza dose solo a over 60, sanitari e fragili».

Aumentano ancora i nuovi casi di Covid in Italia (+16,6%) ed i ricoveri (+14,9%), s’inverte la tendenza delle terapie intensive (+12,9%): lo rileva il monitoraggio Gimbe nella giornata di giovedì 4 novembre. L’aumento si riflette anche sugli ospedali, ma il tasso occupazione rimane basso. Stabili i decessi.

Scende il numero dei nuovi vaccinati che passa a circa 20mila al giorno. Il monitoraggio rileva negli over 60 primi segnali di «riduzione dell’efficacia del vaccino sulla malattia grave». Di qui la necessità di accelerare con le terze dosi, e stimando che entro fine anno il richiamo coinvolgerà quasi 12 milioni di persone.

Circolare Figliuolo: subito la terza dose, per ora prevista solo a over 60, sanitari e fragili.

Intanto l’Oms lancia l’allarme per il ritmo in cui ha ripreso a diffondersi la pandemia da Covid in Europa: da qui a febbraio, è la stima, si potrebbe registrare un altro mezzo milione di morti nel vecchio continente. La regione europea, che per L’Oms conta 53 paesi includendone alcuni centroasiatici, è di nuovo «all’epicentro della pandemia».

«Il quadro epidemiologico rientra tra gli scenari ipotizzati e la campagna vaccinale, che ha raggiunto ad oggi l’86,41% della popolazione vaccinabile (soggetti over-12) con almeno una dose e l’83,18% con ciclo completo, si sta rivelando determinante nel limitare le forme severe di malattia, con ricadute positive, oltrechè sulla salute, anche sul sistema ospedaliero»: così il commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, in una circolare inviata alle Regioni, nella quale sottolinea come « evidenze scientifiche sull’andamento dei contagi in funzione del tempo intercorso dalla vaccinazione/guarigione, il probabile futuro allargamento dell’offerta vaccinale alla platea 5-11 anni e, soprattutto, l’incremento dei casi positivi in concomitanza dell’inizio della stagione delle grandi malattie respiratorie , suggeriscono l’opportunità di calendarizzare la somministrazione delle terze dosi rispettando senza indugio le tempistiche indicate dalle Autorità sanitarie, ovvero a partire dal 181mo giorno dal completamento del ciclo vaccinale primario».

Per Figliuolo «una pianificazione in tal senso della somministrazione delle dosi booster risponderebbe anche alle necessità di: assicurare uno sviluppo della campagna vaccinale omogeneo su tutto il territorio nazionale ; programmare con precisione gli approvvigionamenti dei farmaci, dei presidi e dei materiali sanitari necessari all’effettuazione delle vaccinazioni; consentire l’eventuale somministrazione concomitante del vaccino anti-influenzale nei confronti delle categorie di soggetti per le quali tale vaccinazione stagionale è raccomandanta; gestire la macchina organizzativa ancora in campo, tenendo conto della razionalizzazione degli hub tuttora in corso».

Il commissario invita quindi le Regioni a «rinforzare l’opera di informazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione anti Sars CoV-2/Covid-19, anche in relazione alla possibilità di programmarne la somministrazione in concomitanza con la vaccinazione antinfluenzale ; garantire la possibilità aggiuntiva di accedere alla vaccinazione direttamente presso gli hub vaccinali senza prenotazione, accanto alle procedure consuete; ricorrere in modo sistematico alla chiamata attiva, procedendo alla prenotazione dei soggetti interessati alla dose booster anche attraverso la rete della medicina del territorio, con il più ampio coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei farmacisti».

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