Covid, la curva sale ancora: +11,9 % in una settimana. Ma i ricoveri sono stabili - I dati Ats

Nella Bergamasca Casi in aumento per la seconda settimana consecutiva, il tasso di crescita però frena. L’incremento in 11 Ambiti di zona su 14. L’incidenza maggiore a Valleve, Cassiglio e Valbondione. I numeri Comune per Comune.

Sale ancora, la curva dei contagi nella Bergamasca. Negli ultimi sette giorni +11,9% di positivi, con i casi di Covid-19 a confermarsi in salita per la seconda settimana consecutiva. Ats Bergamo rileva 4.261 contagi fra il 27 aprile e il 3 maggio, contro i 3.808 registrati nei sette giorni precedenti. Un rialzo evidente, che mostra però un tasso di crescita frenata rispetto a due settimane fa: fra il 20 e il 26 aprile i positivi erano schizzati a quota +23%, mentre nell’ultima settimana il rimbalzo si è fermato, appunto, a 11 punti percentuali. Ma per gli epidemiologi, i dati da monitorare per misurare il reale impatto della pandemia non sono solo quelli legati ai contagi: c’è infatti da verificare gli eventuali effetti del rialzo sulle ospedalizzazioni.

«In linea con l’andamento nazionale»

Effetti che, per ora, nella Bergamasca non sembrano destare troppa preoccupazione. «Dopo una fase di stabilizzazione della curva (plateau) ed un segnale di iniziale decremento, si è registrata la scorsa settimana una nuova leggera risalita, confermata anche fra il 27 aprile e il 3 maggio – rilevano gli epidemiologi di Ats Bergamo guidati da Alberto Zucchi –. Tale tendenza, in linea con l’andamento nazionale, per essere confermata necessita di essere ancora osservata nei prossimi giorni. Pur a fronte di tale tendenza, è fondamentale osservare due importanti indicatori: l’indice di trasmissibilità (Rt) e l’impatto sui ricoveri. L’indice di trasmissibilità, pari a 0,89, ritorna sotto soglia (la scorsa settimana era pari a 1,05), sia pur a fronte ancora di una quantità assoluta di casi non irrilevante. Mentre l’impatto sui ricoveri evidenzia un lieve calo dei ricoveri ordinari (da 63 a 57) e una stabilità, pur considerando i numeri contenuti, dei ricoveri nelle terapie intensive (da 5 a 5), molto simile ai dati osservati la scorsa settimana».

Gli Ambiti

E se sui ricoveri il rialzo dei contagi non sembra quindi pesare, ci sono tutti gli altri indicatori cardine della pandemia a riflettere la curva in salita. In primis il tasso di incidenza settimanale: negli ultimi 7 giorni il parametro è salito a quota 379 contagi ogni centomila abitanti, contro i 339 e 275 rilevati due e tre settimane fa. Quindi, l’analisi territoriale: sul territorio provinciale non c’è alcun Ambito Covid free, ovvero in nessuno spicchio di Bergamasca i casi nell’ultima settimana sono stati pari a zero. Qualche elemento di fiducia però c’è, e lo si vede guardando in dettaglio la cartina degli Ambiti: «A differenza di due settimane fa, in cui tutti gli Ambiti presentavano indici di incremento – fanno notare gli epidemiologi di Ats Bergamo nel consueto report – la scorsa settimana 11 su 14 territori presentano indici in incremento, con un range che va dal’1% di Valle Seriana Superiore, Valle di Scalve e di Treviglio al 38,2% dell’Isola Bergamasca, mentre tre decrescono, ossia Dalmine con -8,9%, Grumello con -7,7%, e Monte Bronzone - Basso Sebino con -4,2%».

Tremta Comuni senza nuovi contagi

Quanto alle località che negli ultimi 7 giorni non accertano alcun caso di Covid, Ats Bergamo ne conta 30: un dato in leggera risalita rispetto a due settimane fa, quando i Comuni Covid free erano invece fermi a quota 27. E a proposito di Comuni, a registrare l’incidenza maggiore di tutta la provincia negli ultimi 7 giorni ci sono Valleve, Valbondione e Cassiglio. Valleve è in testa alla lista da tre settimane consecutive: l’incidenza è pari a 33 casi ogni mille abitanti, anche se il dato in termini assoluti si traduce in soli 4 positivi. Valbondione cresce invece al ritmo di 20 casi ogni mille abitanti (20 contagi anche in termini assoluti) mentre Cassiglio ha un’incidenza di 18 casi sempre calcolati ogni mille residenti (2 positivi).

«Mascherine, rimane importante usarle»

Infine, un’ultima nota sulle classi di popolazione bergamasca maggiormente esposte al virus: negli ultimi 7 giorni il numero più consistente di positivi è stato rilevato nei cittadini fra i 30 e i 59 anni. «Anche se è stata riammessa la possibilità di non utilizzare le mascherine all’aperto e in alcuni luoghi chiusi, rimane importante e prudenziale usarle ove esista concretamente la possibilità di un contatto ravvicinato» ricordano gli esperti di Ats Bergamo.

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