Covid, stato di emergenza al 31 ottobre
Conte chiama le Camere martedì 28

Sarà il premier Giuseppe Conte la prossima settimana in Parlamento (martedì 28 luglio in Senato e mercoledi 29 alla Camera) a spiegare perchè il governo ha intenzione di prolungare fino al 31 ottobre lo stato di emergenza legato al Coronavirus.

Sarà il premier Giuseppe Conte la prossima settimana in Parlamento (martedì 28 in Senato e mercoledi 29 alla Camera) a spiegare perchè il governo ha intenzione di prolungare fino al 31 ottobre lo stato di emergenza legato al Coronavirus. Una decisione attesa già mercoledì 22 luglio in Cdm che verrà però formalizzata solo dopo il passaggio del capo del governo nelle aule parlamentari. Ma se nella maggioranza non sembrano esserci dubbi circa la necessità di proseguire con le misure in scadenza a fine luglio, l’opposizione non si mostra della stessa opinione e, seppur con sfumature diverse, alza le barricate.

Sul piede di guerra è il leader della Lega Matteo Salvini pronto, semmai, «a chiudere il governo e la maggioranza. Ci restino loro chiusi in Aula, gli italiani - scandisce - hanno bisogno di libertà». L’ex ministro non usa mezzi termini e bolla come «nemico dell’Italia» chi ha intenzione di voler prolungare lo stato d’emergenza. Non solo: il segretario leghista ha una sua personale teoria che lega l’arrivo dei migranti alla volontà di proseguire con le misure restrittive: «Il governo importa infetti - dice nel corso di una conferenza stampa alla Camera - forse per una strategia per continuare con lo stato d’emergenza». Scettico anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana. La proroga al 31 ottobre, osserva «in questo momento non è molto giustificata. Mi sembra una questione ormai superata».

I toni sono diversi ma di fatto anche Forza Italia nutre dei dubbi. Per la presidente dei senatori azzurri Anna Maria Bernini si tratta infatti di una «scelta forzata. Se l’intenzione è quella di imporre al Paese lo stato d’emergenza fino a quando i focolai saranno azzerati, allora il governo ha il dovere di bloccare subito il flusso dei migranti che sta provocando nuovi, continui focolai danneggiando regioni che erano da settimane Covid free».

A chiarire quali siano le reali intenzioni del governo ci prova il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri: «Prolungare lo stato di emergenza non significa lockdown, non significa nulla di drammatico», premette l’esponente pentastellato che aggiunge: «Non cambia nulla rispetto a quello che stiamo facendo oggi, cioè una ripresa della normalità quasi totale».

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