Diego, il tabaccaio di Osio Sopra che ha imparato a fare il calzolaio

«Dopo che è morto l’ultimo “scarpolino” di Osio, 15 anni fa, chi aveva bisogno di alcuni piccoli lavori di calzoleria era costretto ad andare nei paesi vicini o nei centri commerciali. Poco comodo, soprattutto se si parla di anziani. È per loro che una decina di anni fa mi sono convinto a provarci e fare un servizio utile». Oggi ha clienti dalla Bassa alle Valli.

Se non fosse per una piccola targa appesa all’ingresso che recita «servizi di calzoleria» si potrebbe pensare di essere entrati nel negozio sbagliato. Eppure, tutti a Osio Sopra, e non solo, quando hanno bisogno di rifare un tacco alle scarpe, sistemare la cerniera di una borsa, vanno da lui. Da Diego Cavalli, classe 1968, che di mestiere fa il tabaccaio del paese. «Dopo che è morto l’ultimo “scarpolino” di Osio, 15 anni fa – racconta il titolare de “Il Tabaccaio” di via Mazzini –, chi aveva bisogno di alcuni piccoli lavori di calzoleria era costretto ad andare nei paesi vicini o nei centri commerciali. Poco comodo, soprattutto se si parla di anziani. È per loro che una decina di anni fa mi sono convinto a provarci e fare un servizio utile. Un’amica che lavorava per un negozio di calzoleria in centro a Bergamo mi ha insegnato i primi rudimenti. Poi ho comprato una macchina da cucire Singer e una per il finissaggio. Le ho ancora. E ho iniziato a riparare scarpe».

Cavalli viene da tre generazioni di piccoli commercianti. Nato e cresciuto con l’esempio del nonno e del papà che gestivano un negozio di macelleria e piccoli alimentari a Dalmine e poi la tabaccheria a Osio Sopra (che il 12 novembre 2004 si è trasferita nell’attuale sede di via Mazzini). «Vengo da una realtà in cui il negozio era il centro del paese e le persone si rivolgevano al commerciante se c’era un problema.  Nel piccolo è quello che sto cercando di rifare a ora». Già, perchè oltre al calzolaio nella sua tabaccheria, Diego fa anche duplicazione di chiavi e riparazioni di orologi: «Quando i professionisti del paese sono andati in pensione e nessuno è subentrato, ho pensato che per far rimanere quei servizi a Osio Sopra avrei potuto farli io». Per quanto riguarda la riparazione delle scarpe, ad esempio, Diego ha risolto prima le questioni burocratiche. «Avendo io la licenza da commerciante – spiega – ho dovuto registrarmi come fornitore di servizi di calzoleria. Mi sono iscritto a un corso dell’Unione artigiani e dopo due anni mi hanno chiesto di rimanere come docente». Ma c’è chi fa riparare le scarpe? «In molti casi costa di meno comprarne un paio nuove piuttosto che aggiustare qualcosa. Oggi è difficile vivere solo con il lavoro del calzolaio». Ha clienti dalla Bassa alle valli, tutto merito del passaparola. Tra le richieste più strane? «Riparare una rete da tennis».

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