Eljon, stroncato da un tumore a 27 anni
Tutto il «suo» municipio per l’ultimo addio

Il giovane aveva lavorato in Comune a Costa Volpino dov’era stato apprezzato. La mamma: «Il pensiero del bene che ha seminato ci darà la forza per andare avanti».

«Abbiamo salutato un giovane della nostra comunità che se ne è andato troppo presto: in tanti gli abbiamo voluto bene, e tutte le persone che hanno voluto accompagnarlo fino al cimitero non possono che confermarlo». Mauro Bonomelli, sindaco di Costa Volpino, trova poche parole per esprimere la commozione che lunedì 25 gennaio ha toccato il cuore dei tanti amici di Eljon Dallnesi, un ventisettenne scomparso dopo aver combattuto per sette anni contro un tumore al cervello che gli ha rubato la vita, ma non è riuscito a portargli via il coraggio e la gioia di vivere, fino a venerdì quando il suo cuore ha cessato di battere all’Hospice di Pisogne. «Nostro figlio – racconta mamma Rita – è stato un esempio straordinario di forza, determinazione e generosità: pur essendo malato, non si è mai tirato indietro e ha sempre cercato di fare qualcosa per gli altri».

Ieri mattina tante persone, non solo originarie dell’Albania, paese in cui Eljon era nato e aveva vissuto i primi due anni prima di arrivare a Costa Volpino con la mamma per raggiungere il papà Jano, operaio in una ditta di costruzioni del Sebino, si sono volute stringere attorno alla sua famiglia. Dopo la scoperta della malattia, è stato un continuo avanti e indietro fra gli ospedali San Raffaele di Milano, Civili di Brescia, Lovere e Piario per tutte le necessità imprevedibili in un percorso di cura complesso e faticoso. «Vogliamo ringraziare chi gli è stato vicino e gli ha voluto bene» aggiunge la mamma.

Eljon, una volta giunto nell’Alto Sebino, aveva iniziato a frequentare le scuole: asilo, elementari e medie a Costa Volpino, poi le superiori a Darfo il corso di ragioneria per programmatori di computer. Poco dopo il diploma i primi sintomi della malattia che lo avrebbe accompagnato fino all’altro giorno: tra cure e ricadute, è stato difficile per lui trovare un lavoro. Ma di recente aveva iniziato a lavorare per la Lvf di San Paolo d’Argon. «Ha trovato sul suo cammino – racconta ancora la mamma – tante persone buone che lo hanno aiutato: questa azienda di San Paolo, i dottori che lo hanno curato rispondendo al telefono anche a mezzanotte, il suo amico Luca, che per lui era come un fratello, e poi tanti amici in Comune qui a Costa Volpino».

In municipio e con l’amministrazione comunale Eljon Dallnesi ha infatti lavorato per qualche anno supportato dalle borse lavoro o da altre forme di inserimento professionale sostenute dagli enti pubblici: ieri, tra i partecipanti al funerale, c’erano proprio tanti dipendenti comunali che si erano affezionati per il suo modo di essere sempre gentile e pronto ad aiutare, una predisposizione che poi il ventisettenne ha potuto sviluppare grazie all’associazione di volontariato «Costanti & Volontari» di Costa Volpino. «Si era avvicinato a noi – racconta Gianantonio Amighetti – con molta umiltà, senza nascondere i suoi problemi di salute ma dicendo apertamente che, se poteva, avrebbe voluto fare qualcosa. Così, in questi anni, è salito decine di volte con me e con gli altri volontari sui nostri mezzi di trasporto per trasportare malati e anziani. Con lui perdiamo un giovane straordinario, meraviglioso».

I funerali sono stati celebrati dal parroco di Corti, don Mario Laini che ha trovato il modo di esprimere il cordoglio di tutta la sua comunità. «Solo il pensiero che mio figlio abbia seminato così tanto bene – conclude la mamma Rita – ci darà la forza per andare avanti».

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