Emergenza Covid, sostegno ai Comuni
In Bergamasca altri 29,4 milioni-Infografica

Nei prossimi giorni verranno accreditati i fondi per le mancate entrate dovute al lockdown. Misiani: «Per il governo è un dovere essere a fianco delle amministrazioni che hanno garantito i servizi». Guarda qui l’importo assegnato a ogni comune.

«Esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali». Si chiama così il fondo da 3,5 miliardi di euro stanziato dal decreto rilancio per sostenere Comuni, Province e Regioni che a causa dell’emergenza coronavirus hanno visto crollare le loro entrate. Nei mesi della chiusura totale infatti le amministrazioni non hanno riscosso tasse, sanzioni e non hanno erogato servizi.

Ai Comuni bergamaschi nei prossimi giorni arriverà il saldo da 29,5 milioni di euro, dopo l’acconto che a fine maggio ha distribuito 13,9 milioni di euro pari al 30% del sostegno complessivo. In totale, dunque, alla Bergamasca spettano 43 milioni 425 mila euro e 84 euro (le tabelle del ministero sono precise). All’ente Provincia invece andranno 9 milioni e 991 mila euro per compensare le minori entrate.

Guarda qui l’importo per ogni comune

Come sono stati assegnati questi fondi? Il riparto è stato definito sulla base della metodologia approvata dalla conferenza Stato-città del 15 luglio scorso e si basa su una stima «della perdita di gettito di entrate tributarie ed extratributarie». Sono stati considerati anche i risparmi o gli incrementi di spesa e i fondi già assegnati negli ultimi mesi. Il ministero può controllare in tempo reale tutte queste voci grazie al sistema Siope, che permette di avere un quadro preciso di entrate ed uscite di ogni amministrazione, Comuni compresi.

Il contributo più sostanzioso arriva naturalmente al Comune di Bergamo che si vedrà accreditare 4,6 milioni di euro per un totale di 6,9 milioni. Seguono Treviglio (1 milione e 64 mila euro), Dalmine (755 mila euro), Seriate (598 mila), Caravaggio (559 mila), Albino (452 mila), Nembro (384 mila), Osio Sotto (379 mila), Lovere (359 mila), Trescore Balneario (345 mila). Dalla parte opposta della classifica ci sono i Comuni più piccoli. A Blello andranno 1.473 euro, poi ecco Brumano (3.338 euro), Cassiglio (3.936 euro), Piazzolo (6.392 euro) e Isola di Fondra (6.757 euro). Per questi ultimi Comuni possono sembrare piccole somme, in realtà anche per loro rappresentano una vera boccata d’ossigeno in un periodo difficile. Il sostegno è fondamentale per assicurare tutti i servizi anche nei prossimi mesi, soprattutto i servizi sociali che hanno visto un’esplosione di domande a causa delle difficoltà economiche dovute all’emergenza.

Per il viceministro dell’Economia, il bergamasco Antonio Misiani, «i sindaci hanno svolto un ruolo fondamentale per la tenuta sociale del Paese durante la fase più dura della pandemia. È un dovere essere a fianco dei Comuni mettendoli nella condizione di poter erogare i servizi fondamentali». Nelle prossime settimane, quando saranno più chiari gli effetti dell’emergenza sull’economia italiana, potrebbe essere necessaria nuova linfa.

Nel nuovo decreto, un nuovo scostamento del deficit da 25 miliardi, sono previsti anche altri 5,5 miliardi destinati agli enti locali, come annunciato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

«Ovviamente faremo il punto anche in autunno con la predisposizione della legge di Bilancio - continua Misiani -. Abbiamo la possibilità di monitorare la situazione in tempo reale per capire l’impatto reale sui bilanci degli enti locali. Un’altra operazione che stiamo immaginando è anticipare al 2021 e al 2021 oltre quattro miliardi di investimenti sui Comuni che erano inizialmente previsti negli anni successivi. È un’accelerazione come parte di una strategia di rilancio del Paese».

Oltre ai fondi che hanno assegnato contributi a tutti i Comuni italiani, la provincia di Bergamo ha potuto beneficiare del sostegno per «i Comuni ricadenti nei territori delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza», le più colpite dall’emergenza.

In totale sono stati assegnati 200 milioni di euro. Alla Bergamasca 68 milioni 445 mila euro, 77 milioni di euro per Brescia e provincia, 22 milioni per il Cremonese, 14 milioni per il Lodigiano, 18 milioni al Piacentino. Queste risorse sono state stanziate sulla base del numero di residenti. Quindi Brescia è al primo posto con oltre 12 milioni di euro, poi Bergamo (121 mila abitanti) con 7,4 milioni di euro, Piacenza (quasi 104 mila abitanti) con quasi 6,4 milioni, Cremona (quasi 73 mila cittadini) con 4,4 milioni, Lodi con 2,8 milioni.

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