Entratico, papà di 46 anni muore
dopo lo schianto in moto a Chiuduno

Ivan Giuseppe Grena, 46 anni, era rimasto coinvolto in un incidente venerdì pomeriggio a Chiuduno. Padre di due figlie, da un anno lavorava a Sarnico. È spirato al «Papa Giovanni» dov’è arrivato in condizioni critiche.

Non ce l’ha fatta Ivan Giuseppe Grena, rimasto vittima di un terribile incidente venerdì sera mentre era in sella alla sua moto a Chiuduno. Grena, classe 1973 residente a Entratico, non ha superato la notte dopo una corsa contro il tempo dell’ambulanza che lo ha trasportato al «Papa Giovanni» di Bergamo.

La notizia della morte si è diffusa nella mattinata di ieri e ha lasciato nello sconforto due comunità, quello di residenza e quello in cui è cresciuto, Gorlago. Il dolore ha colpito parenti, conoscenti e gli amici di un uomo che sapeva farsi voler bene e che viveva per la sua famiglia: la moglie e due figlie. Insieme abitavano in un appartamento di via Cornale. Anche il padre, che abita a Gorlago così come altri parenti, lo piange incredulo, travolto da una notizia che non avrebbe mai voluto ascoltare. L’uomo - avrebbe compiuto 47 anni il 12 dicembre - lavorava da un anno in un esercizio commerciale del centro di Sarnico ed è descritto da chi lo conosceva come persona tenace, operosa e sempre disponibile quando c’era bisogno di una mano. Era un gran tifoso dell’Atalanta, che seguiva non solo nelle partite di casa, ma anche, quando poteva, nelle trasferte.

Purtroppo la sua vita si è spenta anzitempo lungo via Fratelli Kennedy a Chiuduno, che venerdì alle 18 Grena stava percorrendo in sella alla sua moto Honda in direzione di Gorlago. All’incrocio con via Suardo, una via che proviene da Cicola e che si immette sulla strada principale, la sua corsa è finita contro una Volkswagen Golf guidata da un 26enne di Chiuduno, che aveva appena svoltato da via Suardo per dirigersi verso l’abitato di Chiuduno, nella direzione opposta a quella di Grena.

In seguito al violentissimo impatto il motociclista è stato sbalzato oltre l’auto, scavalcandola e finendo a terra una quindicina di metri più avanti. Quando i soccorsi sono giunti sul posto, le sue condizioni sono parse sin subito critiche. I sanitari dell’ambulanza e il medico hanno cercato in tutti i modi di salvarlo, lo hanno rianimato sul posto e trasportato in breve tempo all’ospedale Papa Giovanni in città, dove però il 46enne non ha superato la notte.

Nel frattempo, in via Fratelli Kennedy sono entrati in azione gli agenti della polizia locale guidati dal comandante Claudio Rossi, che hanno eseguito tutti i rilievi del caso per determinare le cause dell’incidente e stabilire quindi le responsabilità dell’accaduto. Sebbene i dettagli non siano naturalmente stati diffusi, la dinamica dell’incidente sarebbe già stata determinata dalle forze dell’ordine, supportate anche da un filmato della videosorveglianza comunale che ha una telecamera che inquadra esattamente quel luogo e nella quale sono stati registrati i terribili attimi dell’impatto.

Alle condoglianze alla famiglia si è unito anche il sindaco di Gorlago, Maria Elena Grena, che, sebbene abbia il cognome in comune col defunto, non ne è parente. «Me lo ricordo quando eravamo giovani, ma poi si è trasferito e l’ho perso di vista – ha commentato il primo cittadino -. La comunità è vicina alla famiglia e al suo dolore». I funerali saranno celebrati nel paese di origine della moglie, Entratico, dove la vittima si era trasferita una dozzina di anni fa. L’ultimo saluto è stato fissato alle 15 di martedì nella chiesa parrocchiale.

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