«Gli occhi malati mi avevano oscurato»
Ma Alessio nello sport ha riscoperto la vita
«La differenza – spiega – è che io non posso spegnere, il fastidio resta anche quando tengo gli occhi chiusi». Questa realtà così instabile si è infiltrata profondamente in lui, fino a toccargli l’anima: «Soffro di un disturbo ossessivo-compulsivo e bipolare – racconta – che mi ha reso la vita davvero difficile».
Le ancore della sua vita sono state la fede e lo sport: «Mi hanno permesso di non arrendermi mai, di trovare una strada nonostante le difficoltà e lunghi periodi oscuri». L’infanzia di Alessio è stata felice: «Ho vissuto in un piccolo paese vicino a Marsala, in Sicilia, con la famiglia di mia madre, fino a quando avevo 10 anni. Andavo bene a scuola, mi divertivo, ero molto sportivo. Mi sono cimentato nel ballo da sala, vincendo diversi premi, e nel basket. Mi avevano selezionato per le squadre giovanili del Trapani, ma poi non ci sono andato perché ci siamo trasferiti a Bergamo». I suoi genitori si sono spostati per motivi di lavoro: «All’inizio ho fatto molta fatica ad ambientarmi. Fra l’altro avevo già dei problemi di vista, ma i medici che mi avevano visitato li attribuivano all’ansia e al nervosismo, non credevano che fossero causati da una patologia».
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