Il bonsai più piccolo gli cambia la vita
Andrea Zatti a Bolgare ha portato «kaki»

Il merito è tutto di una piantina grassa, più piccola di una moneta da 50 centesimi.

Mai avrebbe immaginato che il viaggio di lavoro in Sud Corea gli avrebbe cambiato la vita. Un anno fa si occupava di controllo qualità per un’azienda ed era, appunto, in trasferta in Estremo Oriente. E oggi, 12 mesi dopo, si è licenziato, ha aperto partita Iva, ha registrato il suo marchio e ha lanciato la sua start up con un’idea nata proprio da quell’esperienza. Il merito è tutto di una piantina grassa, più piccola di una moneta da 50 centesimi.

Andrea Zatti, classe 1989, nato e cresciuto a Bergamo, oggi residente a Boltiere, è infatti il primo ad aver portato in Italia (e a commercializzarlo) il «kaki» (nome che lui ha inventato), il più piccolo bonsai di una pianta grassa al mondo. Andrea importa da Seul le «mignon» della famiglia delle cactaceae, le reinventa inserendole in piccoli vasetti di plastica o legno, trasformandole il ciondoli da appendere alle collane, in oggetti da attaccare a computer, frigoriferi, da portare in ufficio o a casa, e poi le vende direttamente tramite sito internet (il portale di e-commerce sarà pronto nelle prossime settimane) oppure appoggiandosi a punti vendita terzi, in poco meno di sei mesi sono già 80 i negozi che commerciano questi piccoli bonsai in tutta Italia.

«Ero a Seul per lavoro – racconta il giovane imprenditore – e un giorno ho deciso di fare una lunga camminata per la città e ho visto un negozio-serra che vendeva queste piccole piante grasse. Non ne avevo mai viste di dimensioni così ridotte. Le ho portate a casa da regalare alla famiglia e ne sono rimasti entusiasti. Da lì è nata l’idea di trasformarli in oggetti d’arredo quotidiano o da indossare, e venderli. Mi piace pensare che la felicità stia nelle piccole cose e che prendersi cura di un piccolo kaki vivente possa far bene alle persone».

E come si fa, però, a tenersi una collana con una pianta - piccola finché si vuole – che deve sopravvivere? «I kaki crescono di pochissimi millimetri, fioriscono, se tenuta bene e ha bisogno di cure minime: sono da immergere nell’acqua una volta al mese, così crescono molto lentamente e possono vivere, se ben tenute, fino a cinque anni».

Andrea ha un contratto di esclusiva con la Corea per la commercializzazione in Italia e crea le sue creature in collaborazione con Corrado Todeschini della torneria Berbenno. E non ha intenzione di fermarsi qui: «L’idea – conclude – è quella di ampliare la gamma di prodotti: penso ad esempio alle basi invece che di plastica o di legno, in vetro di murano o in ceramica».

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