Il giudice lo scarcera per un tentato furto
Poche ore dopo rapina una donna

In via Paleocapa, in pieno centro, ha strappato di mano il cellulare a una donna che stava telefonando. Lei ha provato a reagire ma lui l’ha spintonata.

Era stato arrestato nella notte fra mercoledì 18 e giovedì 19 novembre per tentato furto in un’abitazione di via Ozanam, alla Malpensata. Per i carabinieri avrebbe scavalcato la recinzione e con un mattone avrebbe rotto il vetro di una finestra. I proprietari si erano svegliati e avevano dato l’allarme. Lui, E. D., marocchino di 18 anni, s’era nascosto nel giardino di un’abitazione vicina. I militari però lo avevano scovato, inseguito e catturato. Erano le 3,45 di notte, il coprifuoco per il Covid era già scattato da quasi 6 ore. Giovedì mattina era finito in direttissima, ma il giudice non aveva convalidato l’arresto, reputando inesistente la flagranza perché nessuno l’aveva visto rompere il vetro. Sicché E. D. era stato scarcerato.

Nel pomeriggio dello stesso giorno il giovane si è reso però protagonista di due reati. Il furto di un telefonino, messo a segno in piazzale Alpini ai danni di un ragazzo. E. D. lo ha distratto e poi gli ha sfilato il cellulare dalla tasca. Più tardi, alle 18,50, è entrato in azione in via Paleocapa, strappando di mano il cellulare a una donna che stava telefonando. Lei ha provato a reagire, ma lui l’ha spintonata. Il diciottenne è stato rintracciato dagli agenti della Volante nel sottopassaggio della stazione. Poco distante c’erano i due telefonini, gettati per terra. Stavolta niente direttissima: il pm Franco Bettini ha preferito spedirlo direttamente in carcere.

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