In arrivo i vaccini anti Covid
A Bergamo altre 11.700 dosi

Le fiale (salvo maltempo) sono in consegna martedì 29 dicembre. Destinate al personale sanitario e agli ospiti delle Rsa.

L’offensiva vaccinale contro il Covid è partita lancia in resta: dopo il V-Day simbolico, che ha coinvolto l’Europa intera, e che nella Bergamasca ha visto la somministrazione dei primi 100 vaccini a operatori sanitari all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e all’ospedale Fenaroli di Alzano Lombardo, per oggi, salvo slittamenti di un giorno a causa del maltempo, verranno consegnati altri vaccini, direttamente dalla Pfizer BioNTech. «Le consegne sono previste per tutta la Lombardia – spiega Giacomo Lucchini, il responsabile operativo regionale del maxipiano per la campagna di protezione dal virus, scelto dalla Regione come diretto interlocutore del commissario Domenico Arcuri, che coordina la campagna a livello nazionale – . In Bergamasca è previsto l’arrivo di 6 vassoi con 975 dosi l’uno. Una consegna identica sia per l’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo sia per l’Asst Bergamo Est. In tutto 11.700 dosi, per la fase che riguarda gli operatori sanitari, il personale delle strutture sanitarie pubbliche e private, i dipendenti delle Rsa e i loro ospiti, il personale di Ats e i servizi di soccorso».

Consegne e trasferimenti

Gli stock saranno affidati ai due hub individuati delle Asst Papa Giovanni e Bergamo Est, poi sarà compito delle altre strutture e delle Rsa prendere in consegna i propri quantitativi. «Le modalità di consegna alle altre strutture verranno definite nelle prossime ore, in accordo tra Regione e i soggetti coinvolti. Le altre derrate, poi, per coprire il fabbisogno individuato per la prima fase, che per la Bergamasca è di circa 30 mila dosi – continua Lucchini – arriveranno con spedizioni settimanali. Nel frattempo si è in attesa del via libera ad altri vaccini: per Moderna la data fissata è il 6 gennaio e sempre a gennaio anche il responso per AstraZeneca. Le dosi che arriveranno nelle prossime settimane comprendono anche i richiami per chi man mano viene vaccinato, da inoculare 21 giorni dopo la prima somministrazione. Nessun problema anche per la conservazione delle dosi Pfizer: sia Bergamo Est sia il Papa Giovanni sono dotati di superfreezer per lo stoccaggio a bassissime temperature, sotto i 70 gradi; i vaccini comunque possono essere anche conservati in frigo fino a 5 giorni e, se diluiti, l’inoculazione dovrà avvenire entro 6 ore. Per Moderna e AstraZeneca le modalità di conservazione saranno più agili».

Da fine marzo la fase due

Andranno anche concordate con gli hub le procedure delle vaccinazioni per i medici di medicina generale e i pediatri di famiglia. «Riteniamo plausibile che tutta la Lombardia potrà arrivare a completare la prima fase entro marzo – conclude Giacomo Lucchini – . Poi si partirà con la seconda che prevede nell’ordine le vaccinazioni altri ultra 80enni, poi ai cronici, fragili e ultra 60enni quindi agli operatori dei servizi essenziali, in primo luogo il personale scolastico. C’è stata grandissima soddisfazione per l’entusiasmo per il V-Day, quello che stiamo vivendo è un momento cruciale per tutta l’umanità e noi siamo pronti a proteggere tutta la Lombardia senza intoppi. Sono ottimista di natura, ma credo proprio che questo 2021 ci porterà la liberazione dal virus. E confido in una adesione massiccia, visto che la partecipazione alla campagna è volontaria: da una prima ricognizione sul personale sanitario, le manifestazioni di interesse variano da ospedale a ospedale, ma in alcune aree il primo riscontro ci parla di adesioni anche sopra il 90%».

Prenotazioni al via

Ora, intanto, è il momento della pianificazione delle campagne, che ogni struttura deve organizzare. All’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo è quasi tutto pronto: «Abbiamo una riunione fissata per il 4 gennaio, per gli ultimi dettagli, ma il quadro generale è definito e comunicato alla Regione – illustra il direttore sanitario dell’Asst, Fabio Pezzoli – . Dal 5 gennaio potranno partire le prenotazioni, che avverranno con linee telefoniche dedicate, e le somministrazioni, al centro prelievi, in box dedicati, si faranno dall’11 gennaio, dalle 11,30 alle 15,30, perché in questa fascia oraria è già stato completato il servizio al pubblico. Le linee di vaccinazione sono 3, abbiamo calcolato circa 5 minuti per ogni inoculazione, puntiamo a proteggere 195 persone al giorno. Abbiamo 5.000 dipendenti in tutto, e in carico anche le dosi per il personale delle strutture accreditate e delle Rsa che afferiscono a noi dal punto di vista territoriale: contiamo entro il 31 marzo di aver completato la prima fase della campagna, compresi i medici e il personale messi in coda, come da disposizioni, perché avevano gli anticorpi essendo stati colpiti dal virus. Non abbiamo ancora un quadro preciso per l’adesione, ma i primi riscontri ci segnalano una partecipazione oltre il 70%, sopra la percentuale della vaccinazione antinfluenzale».

Tre sedute a settimana

In via di definizione anche il piano per l’Asst Bergamo Est, che ha previsto, per i suoi 2.500 dipendenti, tre sedute settimanali per le vaccinazioni a Seriate, Alzano e Piario, mentre sono già stati attivati i contatti con le Rsa afferenti per territorio per poter agevolare il trasferimento delle dosi. Le vaccinazioni saranno concordate anche con i singoli reparti, per evitare di restare sguarniti di personale in caso di reazioni come febbre o malesseri. L’ipotesi per la partenza delle vaccinazioni è fissata per il 4 gennaio, ma non è da escludere una anticipazione. L’Asst Bergamo Ovest, che conta circa 2.700 dipendenti, riceverà le dosi dalle altre due Asst secondo modalità da definire a breve. «Verrà stabilito in queste ore il quadro sia per la distribuzione delle dosi dai due hub alla Bergamo Ovest e alle Rsa, sia per la vaccinazione dei medici di base e dei pediatri, in tutto un migliaio nella Bergamasca. Domani è fissata una call per le Rsa (tra dipendenti e ospiti circa 12 mila persone da vaccinare) – spiega Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats di Bergamo – . Per quanto riguarda i medici di base, riteniamo probabile che potranno prenotarsi direttamente agli ospedali a cui afferiscono per territorio. Andrà anche calendarizzata la vaccinazione del personale Ats e del 118. Sono queste le ultime ore di messa a punto, ma per l’inizio di gennaio saremo sicuramente pronti».

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