In un mese +71% di positivi
Treviglio è il nuovo fronte

La città ha il più alto tasso di incidenza e il record d’incremento: solo ieri +35 casi. Su L’Eco di Bergamo in edicola il 4 novembre due pagine di approfondimento.

Le proporzioni e i numeri di quanto avvenuto a marzo e aprile a Nembro e Alzano sono per fortuna ben lontani. Così come lo sono i dati attuali delle province di Milano, Monza e Varese. Tuttavia a Treviglio si respira in questi giorni aria di preoccupazione: la città della Bassa e il suo territorio oggi rappresentano il nuovo fronte di diffusione del coronavirus. Lo dicono i dati. Nel mese di ottobre Treviglio è stato il comune bergamasco che ha registrato un maggiore incremento di nuovi casi di positività al Covid-19: 281, che hanno portato il totale dei casi a 587 al 1° novembre, già saliti a 596 con i nuovi casi di lunedì e a 631 con i ben 35 soltanto di ieri. Il 1° ottobre erano 369. Significa che dal 1° ottobre a ieri l’incremento è stato del 71%.

E se il numero assoluto è il più alto, superato solo da Bergamo città, con 344 nuovi casi a ottobre, a far scattare il campanello d’allarme è l’incremento dell’incidenza di casi sul numero di abitanti: nel capoluogo, che ha 121 mila abitanti, l’incidenza è cresciuta di 0,28. A Treviglio questo dato è pari a 0,71 ed è salito da 1,2 rispetto agli abitanti (30 mila) del 1° ottobre a quasi 2 – 1,92 – del 1° novembre. Altri comuni bergamaschi registrano una incidenza più alta, ma una variazione costante nel mese: Piazza Brembana è passata da 3,82 a 4,15 casi per abitanti, con un +0,33. Albino era a 2,90 il 1° novembre, ma era a 2,76 il 1° ottobre (+0,14). Insomma, come evidenziato anche dal prefetto Enrico Ricci, «in questa seconda ondata i territori colpiti di meno in primavera stanno registrando un incremento maggiore di casi». E questo sta avvenendo soprattutto a Treviglio dove, per questo, l'attenzione al rispetto delle regole anticovid è massima: nelle strade del centro tutti indossano rigorosamente la mascherina e camminano distanziati. Anche se, rispetto agli inizi di novembre degli anni scorsi, di gente in giro ce n’è molta meno. L’obiettivo, qui come altrove, è quello di invertire un trend che sta preoccupando.

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