La Lombardia ritorna arancione
dopo 7 giorni in rosso per errore
Sì, l’errore c’era. Come già si temeva giovedì nei corridoi della Regione. Un pasticcio colossale che ha mandato la Lombardia in zona rossa per sette giorni: si torna in arancione da domenica 24 gennaio, con una settimana d’anticipo. L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza mette la parola «fine» ad una giornata convulsa e a tratti assurda, con accuse incrociate sull’asse Milano-Roma. L’accordo che non si è trovato sul piano politico (e che ha rischiato di scivolare su quello giudiziario con un ricorso al Tar del Lazio in discussione lunedì, ma a questo punto inutile) si è trovato su una riconsiderazione dei dati. Non quelli esaminati ieri dalla Cabina di regia (in un’anomala e lunghissima seduta, persino in due tranche) e che vedono la Lombardia con un Rt allo 0,82, ma del monitoraggio dal 4 al 10 gennaio e che hanno determinato l’inserimento della Lombardia in zona rossa una settimana fa.
«Rettifica? No, aggiornamento»

Curioso di tutto ed
esperto di niente. Classe 1968 (ohibò…), maturità tecnica e studi in
Giurisprudenza, lavora a L’Eco di Bergamo dal novembre 1997. Vicecaporedattore
dal 2014, è stato inviato e per tre anni ha guidato la redazione web. Scrive di
cronaca, politica, trasporti e Atalanta, della quale è tifosissimo. Ha da
sempre una passionaccia per il calcio inglese in tutte le sue forme e categorie,
una spiccata simpatia per il Manchester City e una fornitissima biblioteca,
anche di storie di calcio. Che prova a raccontare su Corner.
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