La nuova facciata della Questura
ideata dagli allievi del liceo artistico - Foto

L’opera è stata inaugurata giovedì 10 dicembre. «Un simbolo per il territorio».

La questura di Bergamo ha una nuova facciata. Una facciata speciale, realizzata sulla base di un progetto grafico ideato dagli allievi della classe 5 E del liceo artistico statale «Giacomo e Pio Manzù», grazie alla partecipazione e al contributo di realtà imprenditoriali e di fondazioni della nostra provincia. L’opera è stata inaugurata ieri sera (in diretta su Bergamo Tv) alla presenza del questore Maurizio Auriemma, del prefetto Enrico Ricci, del sindaco di Bergamo Giorgio Gori e del presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, con l’intervento del Capo della Polizia, direttore generale della pubblica sicurezza, Franco Gabrielli, e del vice capo Maria Luisa Pellizzari.

L’opera raffigura l’emblema della Repubblica Italiana e il Tricolore ed è stata eseguita in pietra lavica ceramizzata e marmo bianco di Zandobbio, con la collaborazione del maestro artista e ceramista siciliano Domenico Boscia, sfruttando una tecnica della seconda metà del XIX secolo. «L’anno scorso – spiega il questore – in occasione degli incontri che abbiamo avuto per preparare le celebrazioni dei 100 anni della questura di Bergamo abbiamo pensato di rendere la facciata più riconoscibile e simbolica. Ne abbiamo parlato con gli studenti del liceo artistico Manzù e abbiamo condiviso le idee. Così è nato questo progetto: la realizzazione di un percorso che parte dalla scia lasciata dalle Frecce Tricolori, con il marmo di Zandobbio che indica il perimetro della questura e all’interno l’emblema della Repubblica, a simboleggiare che la nostra componente essenziale è preservare e custodire i valori della Costituzione. Rappresenta anche la fusione con il territorio e ci auguriamo che resterà in maniera perenne. La questura è la casa dei diritti e dei doveri e garantisce il rispetto della libertà sul territorio provinciale», ricorda il questore. Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha sottolineato che «questa iniziativa intreccia molte cose significative: il coinvolgimento del territorio è la cifra che mi piace di più, quando la nostra istituzione viene vissuta dai territori come cosa propria e non lontana. Poi sono importanti i simboli e il coinvolgimento degli studenti. Con questa iniziativa scriviamo una pagina importante per il territorio bergamasco».

«Una giornata come questa ci riporta alla normalità – ha detto il prefetto – e al tempo stesso è speciale perché è testimonianza del rapporto stretto che c’è fra la Polizia di Stato e la comunità bergamasca». Mentre il sindaco Giorgio Gori ha ringraziato «il questore, i suoi collaboratori e tutti gli agenti della Polizia di Stato che fanno un lavoro straordinario». «Vedo questa facciata – ha sottolineato il presidente della provincia Gianfranco Gafforelli – come simbolo di un futuro radioso per la nostra questura e spero che lo sia anche per la Bergamasca». Il questore ha anche annunciato un’iniziativa di solidarietà: con la Fondazione della Comunità Bergamasca e alcune piccole e medie imprese locali, per Natale verranno donati un ecografo e 3 ventilatori ad Ats che li distribuirà sul territorio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA