Leucemia fulminante, muore a 32 anni
«Forte fino alla fine, Guido amava la vita»

Chiuduno, Guido Valli si è sentito male lunedì: temeva fosse Covid, dagli esami una terribile rivelazione. Le sue condizioni sono rapidamente peggiorate e si è spento ieri mattina. Il padre: era lui che ci dava forza.

Chiuduno e Cenate Sotto sono due paesi uniti dal dolore per la morte improvvisa del 32enne Guido Valli, ucciso da una leucemia fulminante che si è manifestata solamente negli ultimi giorni. Un killer silenzioso che ha strappato il giovane - originario di Cenate Sotto (dove vivono i genitori) e che abitava a Chiuduno - all’affetto del papà Paolo, della mamma Manuela, del fratello Gianluca, e della fidanzata Kristina con cui conviveva.

Il cuore del giovane ha smesso di battere ieri mattina, alle 9,40, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove era stato ricoverato da lunedì, quando è arrivata l’inattesa diagnosi. In pochi giorni la malattia è degenerata diventando molto aggressiva nei suoi sintomi: Guido quando ha saputo la causa del suo male non si è arreso, ha lottato fino alla fine.

Il cordoglio

La salma si trova alla casa del commiato Monieri a Trescore, in via Roma, ed è visitabile nel rispetto della normativa anti contagio.

Ieri molti amici e conoscenti della famiglia hanno fatto visita al feretro, esprimendo cordoglio ai parenti del giovane, ancora increduli per quanto successo. Il funerale verrà celebrato sabato alle 10 nella chiesa parrocchiale di Cenate Sotto. Il corpo verrà portato al tempio crematorio dopo la cerimonia funebre.

Febbre lieve

«Aveva la febbre da un paio di giorni – racconta il papà Paolo –, era febbricola a 37,5 ma non gli passava. Sospettavamo fosse il Covid anche se ci sembrava strano considerata la sua attenzione. Portava sempre la mascherina. Lunedì mattina si è svegliato e non vedeva da un occhio, abbiamo iniziato a preoccuparci e allora lo abbiamo accompagnato in ospedale dove è iniziato il monitoraggio. Gli hanno fatto il tampone ed è risultato negativo. Era contento, ci aveva detto: almeno non ho il Covid».

Ma in giornata è arrivata la terribile diagnosi dei medici, quella che nessuno si aspettava e nessuno avrebbe mai voluto sentire.

«Mi è caduto il mondo addosso – riferisce il papà –, ed era lui che dava forza a noi in quei momenti di sconforto. Era sicuro di farcela e di guarire presto. Mi diceva che si sarebbe rimesso, era fiducioso. Ma i valori non erano molto incoraggianti e in poche ore le sue condizioni sono peggiorate in modo irreversibile. Gli hanno fatto la tac e dal quel momento non si è più risvegliato. Si è spento questa mattina in ospedale».

Un carattere solare

Guido Valli avrebbe compiuto 33 anni il prossimo 28 novembre. Lavorava come dipendente nell’azienda dello zio Stefano Valli, la Sv Gomma Srl a Carobbio degli Angeli.

«Era un ragazzo solare e pieno di vitalità - ricorda il papà -. Amava le motociclette e le automobili sportive. Fino a 18 anni aveva giocato a calcio, ora si allenava in palestra. Basta guardare la sua foto per capire come era, gioioso e spensierato. Ricorderemo sempre la sua forza d’animo dimostrata nelle ultime ore in cui siamo stati insieme. Lui voleva guarire, voleva farcela. Purtroppo è andata in modo diverso, come nessuno se lo sarebbe mai aspettato».

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