Manovra, bonus auto verso il rinnovo
Verso l’esenzione della tassa per i dehors

Incentivi per sostituire i veicoli più vecchi e inquinanti. Gli altri nodi: Cig Covid, cedolare secca, esenzione della tassa per i dehors.

Rilancio degli investimenti, anche dei privati, e sostegno ai settori ancora in ginocchio per la crisi Covid, a partire dall’auto. Per la Manovra il governo guarda anche al rinnovo dell’ecobonus per sostituire i veicoli più vecchi e inquinanti. Se per la riforma del fisco ci vorrà più tempo – il cantiere «è appena aperto, ci sarà una riforma organica non solo delle aliquote», ha assicurato il premier, Giuseppe Conte – in Manovra dovrebbe arrivare un nuovo pacchetto di riduzioni di tasse, dalla conferma del taglio del cuneo tra 28 mila e 40 mila euro (servono circa 2 miliardi) all’introduzione dell’assegno unico con 6 miliardi di finanziamenti aggiuntivi.

Si discute anche del superamento del sistema di saldo-acconto per autonomi e partite Iva e l’idea di un meccanismo mensile e «per cassa» potrebbe essere al centro del confronto già fissato per la prossima settimana tra il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e i commercialisti.

Intanto si sta lavorando per rifinanziare con altri 400 milioni nella legge di Bilancio l’incentivo, che ora nel caso di auto elettriche acquistate rottamando vecchi mezzi arriva fino a 10 mila euro e che però ha già esaurito il plafond per le sole auto euro 6 alimentate a carburanti tradizionali. Già con le modifiche al decreto Agosto le risorse potrebbero essere travasate da una categoria di vetture poco inquinanti all’altra, per aiutare a smaltire il parco auto invenduto nei piazzali dei concessionari. Ma si «sta valutando», conferma il vice ministro all’Economia Antonio Misiani, anche il rinnovo dell’incentivo.

Sul tavolo del governo, quando ancora non tutti i ministeri hanno avanzato le loro proposte, ci sono già misure per circa una trentina di miliardi sui circa 40 a disposizione tra extra-deficit e fondi europei, suddivisi in 1,3 punti di Pil, cioè 21-22 miliardi di indebitamento e circa 15 miliardi tra Recovery e altre voci come React Eu, come ha chiarito Gualtieri. Per sostenere la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile, l’esecutivo punta a prorogare oltre il 2021 anche il superbonus al 110%, che sarà operativo da lunedì: «Stiamo già lavorando alla stabilizzazione e al potenziamento» di misure come il superbonus «che vogliamo spalmare su più anni» e come «Transizione 4.0, il piano di incentivi all’acquisto di beni strumentali e tecnologici per le imprese, che già oggi vale 7 miliardi l’anno», dice Rossella Accoto, capogruppo 5S in commissione Bilancio al Senato.

Entrambe queste misure avranno bisogno di coperture consistenti dal 2022 in poi, mentre già dal prossimo anno per le imprese ci sarà bisogno di rimpinguare il Fondo di garanzia per le Pmi e la Nuova Sabatini. Per sostenere aziende e posti di lavoro si starebbe anche valutando una proroga ancora più selettiva della Cig Covid per i settori più in difficoltà a partire dal turismo, in attesa della più complessiva riforma degli ammortizzatori. Per aiutare bar e ristoranti dovrebbe poi essere prorogata anche per il 2021 l’esenzione della tassa sull’occupazione del suolo pubblico per i tavolini aggiuntivi all’aperto, che costa circa 250 milioni.

Anche la cedolare secca sui negozi, insieme alla sua estensione per gli affitti abitativi, è tra le misure al vaglio, anche su pressing anche del Parlamento. C’è infine il pacchetto di sgravi contributivi, dalla conferma dello sconto del 30% al Sud (5 miliardi) a un nuovo piano di decontribuzione per le nuove assunzioni (si è parlato di 2-3 miliardi), oltre alle spese indifferibili che, come ogni anno, assorbiranno fino a 5 miliardi.

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