Mascherine nelle scuole bergamasche
Ognuno fa da sè in attesa delle forniture

Gli istituti si stanno organizzando in modo autonomo,aspettando le consegne da Roma. E c’è chi attende anche banchi e sedie.

Non solo spazi, distanziamento e trasporti. Tra i capisaldi della sicurezza per l’anno scolastico 2020/2021 ci sono anche mascherine e gel igienizzanti. I dispositivi di protezione individuale dovranno essere indossati da tutti, insegnanti e studenti, quando non si è nella condizione di poter rispettare il distanziamento: quando ci si alza dal banco anche solo per andare alla lavagna o quando ci si muove nei corridoi (anche se gli spostamenti verranno ridotti al minimo).

Il gel igienizzante dovrà essere invece accessibile in tutti gli spazi scolastici. Il Ministero aveva annunciato una fornitura capillare a tutte le istituzioni scolastiche, fornitura che, però, non è stata ancora completamente effettuata. «La situazione è strana – spiega Imerio Chiappa, dirigente scolastico del Paleocapa di Bergamo –. A giugno era arrivato alle scuole un finanziamento per poter comprare Dispositivi di protezione individuale, e noi ne abbiamo comprato un buon numero. Successivamente ci sono arrivati cinque scatoloni dal Ministero, per circa 3.000 mascherine. Ora ci stiamo orientando anche all’acquisto di alcuni kit completi, con camici e guanti, per tutelare chi dovrà trattare con i sospetti casi Covid, in caso di emergenza». Le disposizioni circa la fornitura di mascherine però non sono chiare: «Lo sono per quanto riguarda i docenti, a cui dovremo fornirle – aggiunge –. Secondo quanto detto dal Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri sembra che dovremo garantirle anche agli studenti, per questo stiamo aspettando nuove forniture di mascherine. Per ora abbiamo preparato dei sacchetti per ogni classe, con 15 mascherine per ogni alunno: il primo giorno forniremo loro il necessario per le prime tre settimane di scuola. Aspettiamo però le ulteriori forniture del Ministero». Al Paleocapa verranno utilizzate 2.200 mascherine al giorno. «Al Ministero avevamo chiesto anche 150 sedie con le rotelle – conclude il dirigente –, che sono già state posizionate, e 150 banchi più piccoli rispetto a quelli attuali, che dovrebbero arrivare in settimana». I nuovi banchi sono attesi al momento anche al liceo Scientifico Lussana. «Il gel ci è arrivato – spiega la dirigente Stefania Maestrini –, le mascherine per gli studenti e i banchi più piccoli, che avevamo chiesto al Ministero, invece non ancora. Per i docenti le mascherine sono già arrivate e ne abbiamo consegnate 50 per ognuno. Aspettiamo poi 300 banchi e 300 sedie, mentre i 22 banchi con le rotelline sono arrivati. Non abbiamo tempi sulle possibili consegne: sappiamo che ad alcune scuole vicine sono già stati consegnati. Li aspettiamo anche noi e aspettiamo chiarezza per le mascherine».

Identica anche la situazione nei Comprensivi. «Il gel è già stato acquistato e posizionato nelle aule – dice la dirigente dell’Istituto comprensivo di Curno, Maria Lina Mazzoleni –, per le mascherine invece non abbiamo ancora ricevuto indicazioni: abbiamo 1.000 alunni a scuola, dovrebbe fornirle il Ministero, ma nel frattempo abbiamo chiesto alle famiglie di dare ai bambini una mascherina chirurgica per venire a scuola».

Sul tema mascherine regna grande incertezza anche nelle scuole paritarie. «Anche noi – spiega Ivan Nicoli, responsabile tecnico dell’Opera Sant’Alessandro – abbiamo ricevuto alcune mascherine e alcuni gel. Ma non sappiamo se si tratta di una fornitura una tantum o meno. Ovviamente nel frattempo ci siamo attrezzati in modo autonomo: per rispetto degli utenti abbiamo scelto di organizzarci per cercare di garantire le lezioni in presenza, cartellonistica, gel mani, mascherine. Speriamo che arrivi ancora qualche fornitura dal Ministero, ma non ne abbiamo la certezza».

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