Muore per un malore a 41 anni
Trovato in casa dalla fidanzata

Il dramma ad Albano Sant’Alessandro: Cristian Rubbi, ex cicloamatore, si è sentito male giovedì 21 novembre. Era originario di Torre de’ Roveri: «Un fulmine a ciel sereno».

Brusaporto e Torre de Roveri, due comunità vicine che in queste ore sono unite dal dolore per la scomparsa improvvisa di Cristian Rubbi, 41 anni, ex cicloamatore originario di Torre de Roveri, che risiedeva a Brusaporto. La tragedia è accaduta giovedì 21 novembre, la fidanzata Eleonora al rientro a casa da lavoro ha trovato il corpo senza vita di Cristian. A nulla è valso l’intervento del 118, perché purtroppo per lui non c’era più nulla da fare: il personale di soccorso ha constatato il decesso, causato da un improvviso malore, probabilmente un infarto.

La salma è stata composta nell’abitazione di via Manzoni ad Albano, sul confine con Torre de Roveri, dove vive la mamma Diana. Il giovane lascia nel dolore oltre alla mamma e alla fidanzata, i fratelli Giancarlo e Daniela, tutti i parenti e i numerosi amici che lo conoscevano. L’ultimo saluto sarà sabato 23 novembre alle 15 nella parrocchiale di Torre de Roveri. A conclusione del funerale la salma verrà tumulata nel cimitero del paese. «È stato un fulmine a ciel sereno – commenta il cugino Valentino Marchesi, gestore del bar del centro sportivo di Torre de Roveri –. È morto per un malore, a trovare il corpo è stata la fidanzata Nora, che aveva provato a chiamarlo al cellulare, ma lui non ha mai risposto. Pensava stesse dormendo, ma quando è arrivata a casa dal lavoro ha fatto la tragica scoperta. Sabato pomeriggio sarebbe venuto di certo al bar per vedere in tivù la partita dell’Atalanta, la sua squadra del cuore. Era un tifoso doc e in passato non si perdeva una partita allo stadio».

Cristian Rubbi aveva lavorato come fabbro nell’attività di famiglia ad Albano, gestita dal fratello Giancarlo (attività che in passato era del papà Antonio, deceduto). «Alcuni anni fa Cristian era rimasto coinvolto in un infortunio – ricorda il cugino – era caduto da un’impalcatura e si era ferito gravemente. Da quel momento era in pensione di invalidità ma non aveva perso la sua voglia di vivere, la sua simpatia. Era un bravo ragazzo. Veniva sempre qui al bar del centro sportivo e ci dava spesso una mano come volontario nelle diverse attività del locale».

Cristian Rubbi è conosciuto tra Albano e Torre de Roveri anche nel tessuto associativo locale, in particolare nel settore sportivo. Da bambino e ragazzo aveva praticato ciclismo a livello agonistico, aveva gareggiato nelle categorie del settore giovanile delle società sportive della zona.

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