Muore travolto da 30 lastre d’acciaio
I colleghi: è crollato tutto in un secondo

La vittima è Claudio Malgarini, padre del consigliere comunale Paolo di Fara Olivana con Sola. La tragedia nel cantiere sotterraneo per il bunker di Radioterapia all’ospedale Maggiore di Cremona. Gli mancava solo un anno alla pensione.

Gli mancava un anno alla pensione e quel cantiere all’ospedale Maggiore di Cremona, dove stava lavorando per conto di una ditta del Milanese, avrebbe dovuto essere una delle ultime sue grandi fatiche prima di godersi il resto degli anni e la famiglia. Ma il filo dei sogni di Claudio Malgarini, operaio edile 60 enne di Fara Olivana con Sola, sposato e padre di Paolo, consigliere di maggioranza dell’amministrazione del paese, si è spezzato alle cinque del pomeriggio di giovedì 16 luglio, travolto da trenta lastre d’acciaio che si sono staccate dalla parete del cantiere e l’hanno schiacciato senza pietà con la forza di 1.500 chili. L’impatto è stato terribile. L’operaio di Fara è deceduto sul colpo e a nulla è servito il tentativo di rianimarlo da parte dei medici del 118 che sono accorsi immediatamente, dal pronto soccorso dell’ospedale.

La tragedia è avvenuta nel cantiere al secondo piano sotterraneo dell’ospedale cremonese, allestito per isolare il bunker e coibentare la sala che dovrà ospitare il nuovo acceleratore lineare del reparto di Medicina Nucleare e Radioterapia. Insieme con altri colleghi l’operaio bergamasco stava montando lastre del peso di 50 chili ciascuna. Che cosa sia successo, che cosa sia andato storto e perché è al centro delle indagini della Procura di Cremona e coordinate dal sostituto Ilaria Prette. Secondo le prime ricostruzioni, una parte delle lastre che erano state montate, una trentina di pezzi, si sarebbe staccata dalla parete colpendo e travolgendo il 60 enne bergamasco. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Cremona, la Ats Valpadana e gli agenti della questura cremonese che hanno sentito i colleghi dell’operaio, sconvolti. «Eravamo dentro in cinque. Noi siamo salvi» hanno detto i tre operai, raccontando agli agenti di polizia che «tutto è avvenuto in una frazione di secondo».

Il luogo nel quale stava lavorando Malgarini è stato posto sequestro, così come le lastre di acciaio che si sono staccate. Le indagini sono in corso e la Procura di Cremona aprirà un fascicolo nelle prossime ore. Malgarini abitava nella frazione di Sola ed era molto conosciuto e apprezzato in paese. Amante dello sport, fino a qualche anno fa era stato impegnato come volontario nelle attività sportive di Fara. La notizia ha lasciato sconvolta la comunità e il Consiglio comunale fissato proprio nel pomeriggio di ieri. Avrebbe dovuto partecipare anche il figlio Paolo, ma la notizia di quanto accaduto nel cantiere lo ha catapultato all’ospedale Maggiore di Cremona insieme con la madre, sotto choc. «Siamo costernati e addolorati per la disgrazia che ha colpito Claudio Malgarini, il figlio Paolo e la sua famiglia, alla quale esprimiamo la nostra vicinanza in un momento così drammatico», ha commentato scossa il sindaco di Fara Olivana con Sola Sabrina Severgnini. «Claudio Malgarini era molto conosciuto e apprezzato dai nostri concittadini, è una notizia terribile che ci lascia sbigottiti».

Un messaggio di cordoglio è arrivato ieri dal presidente della Regione Attilio Fontana che ha espresso «anche a nome della Giunta e dei lombardi, la vicinanza della Regione ai familiari della vittima» e dal direttore generale dell’Asst di Cremona Giuseppe Rossi.

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