Pellegrinaggio in Bulgaria, monsignor Pelucchi:«Impariamo la bontà da Papa Giovanni»

NEL PAESE DELLE ROSE. Sabato 27 Messa nella cattedrale cattolica di San Ludovico a Plovdiv per i cento pellegrini in viaggio lungo l’itinerario proposto da Ufficio per la Pastorale dei pellegrinaggi ed Ovet. Il Vicario generale: «Roncalli è stato capace di entrare nel cuore di moltissime persone».

Davide Amato

«Essere buoni vuol dire trascorrere la vita con occhi che vedono i bisogni, le necessità, le fatiche e le sofferenze degli altri, con il desiderio di spendersi per la serenità, la pace e l’armonia altrui».

«La bontà è presente nell’uomo umile»

Durante la Messa celebrata sabato 27 settembre nella cattedrale cattolica di San Ludovico a Plovdiv monsignor Davide Pelucchi, Vicario generale della Diocesi di Bergamo, ha toccato il tema della bontà, uno dei tre stili di vita di San Giovanni XXIII scelti come chiave di riflessione per il pellegrinaggio diocesano in terra bulgara promosso dall’Ufficio per la Pastorale dei pellegrinaggi e dall’agenzia di viaggi Ovet in occasione del centenario dell’ordinazione episcopale di monsignor Angelo Roncalli (19 marzo 1925) e del suo arrivo in Bulgaria per il primo incarico diplomatico come visitatore apostolico (25 aprile 1925).

«Roncalli è per tutti il Papa buono, capace di entrare nel cuore di moltissime persone grazie alla sua bontà – ha spiegato monsignor Pelucchi, che venerdì 26 a Sofia ha trattato della pazienza e domenica 28, sempre nella capitale, approfondirà il tema del coraggio –. Nei nove anni in Bulgaria Roncalli ha accresciuto la sua bontà, per esempio lavorando per riconciliare un sacerdote e il suo Vescovo. La bontà non consiste nel buonismo, nella facilità di prendere tutto per buono, e nemmeno nel perdonismo, nel lasciar correre il male. La bontà è presente nell’uomo umile, generoso e compassionevole. Gesù è il figlio di Dio che ha rivelato la bontà del Padre. Papa Giovanni ha imparato la bontà leggendo i Santi e ha scelto di essere buono prima ancora di diventare prete. Impariamo la bontà da Gesù, dal suo dolce sguardo d’amore e dai Santi come il nostro Papa Giovanni».

«La Bulgaria ci sta rivelando la sua fede»

I cento pellegrini hanno fatto tappa nel sud del Paese delle Rose, visitando il monastero ortodosso di Backovo nel cuore dei monti Rodopi e la città di Plovdiv, capitale storica della Tracia, dove è vivo il ricordo del Papa buono bergamasco, per il sostegno che monsignor Roncalli diede alla popolazione locale durante il terremoto del 1928. «In questi giorni la Bulgaria si sta davvero aprendo ai nostri occhi e ai nostri cuori e ci sta portando ad incontrare mondi diversi – commenta don Luca Della Giovanna, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei pellegrinaggi –. La Bulgaria ci sta rivelando la sua fede, quella semplice delle persone che ha alimentato questa storia attraverso secoli anche travagliati».

Domenica 28 settembre le ultime tappe del pellegrinaggio diocesano, tra il monastero ortodosso di Rila e la capitale Sofia. «Questo pellegrinaggio – conclude Paolo Morosini, referente Ovet per i viaggi di gruppo – rappresenta un’occasione per approfondire l’esperienza spirituale e pastorale del futuro pontefice ma anche per visitare la Bulgaria e i suoi gioielli».

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