Quanti animali tenere in casa?
Lo decidono i metri quadrati

Dal Comune di Treviglio un regolamento che tutela i cani, gatti e affini. Limitazioni per chi dà cibo ai piccioni: solo lontano da asili e ospedali.

Un regolamento per la tutela e il benessere degli animali, che contempla numerose indicazioni per prevenire il maltrattamento e stabilire soprattutto i doveri dei padroni. É quello vigente nel Comune di Treviglio, presentato pubblicamente nei giorni scorsi da parte dei referenti del tavolo del garante, istituito un anno fa. Il documento è stato redatto dal garante degli animali, Sara Resmini, in collaborazione con le associazioni Cra, Amici degli animali e Amici del gattile di Treviglio, il Canile di Calvenzano, i veterinari Emanuele Bottinelli e Salvatore Di Mauro, la Lav sezione di Bergamo e l’Ufficio Ambiente del Comune di Treviglio.

Lotta ai maltrattamenti

Tanti i divieti così come gli obblighi contenuti nel regolamento, che riguardano non solo cani e gatti ma anche gli equidi, volatili, anfibi, rettili, le api e gli insetti impollinatori dalla riconosciuta importanza per l’ecosistema. Nelle 19 pagine il capitolo dedicato a cani, gatti e animali d’affezione è quello dai contenuti più corposi, dove spicca il concetto di maltrattamento, come evidenziato dal garante: «Per maltrattamento intendiamo il detenere animali in spazi angusti e in carenti condizioni igienico sanitarie - spiega Sara Resmini – inoltre lasciarli chiusi in veicoli, tenerli alla catena e, ancora, condurli al guinzaglio mentre si va in bici o con un mezzo in movimento». I divieti generali sono riferiti all’isolamento degli animali, all’esposizione degli stessi in contesti ludici e all’affidamento in custodia a persone inesperte e non idonee. Per chi ha un cane, obbligo di togliere le deiezioni dal suolo pubblico, portando con sé una bottiglietta d’acqua per la specifica pulizia.

Riconoscimento viene rivolto all’attività nelle colonie feline, tutelate dal Comune. Il regolamento stabilisce anche il numero massimo di animali d’affezione, in base agli spazi che si hanno a disposizione: uno per superficie utile dai 14 ai 42 metri quadri; due in spazi da 42 a 56 mq; tre dai 56 agli 80; quattro in luoghi tra gli 80 e 120 metri quadrati, oltre i quali è possibile un animale in più ogni 20 metri quadrati.

Multe fino a 500 euro

Il documento indica anche quali comportamenti tenere in casi di ritrovamento di cani vaganti sul territorio comunale: attualmente il Comune di Treviglio ne ha in carico venti, affidati al canile di Calvenzano. Categorico il divieto di utilizzare gli animali per l’accattonaggio, mentre per somministrare granaglie ai piccioni bisogna trovarsi a un minimo di 250 metri da ospedali, case di cura, scuole per l’infanzia, primarie e aree giochi per bimbi: «Le aree in cui si possono somministrare granaglie per un massimo di 250 grammi – ha fatto sapere Sara Resmini – sono state individuate in un punto di via Aldo Moro, al Pip 1, e di via Redipuglia, al Pip 2». A tutela degli equidi sono state stabilite le dimensioni minime dei box, così come per i volatili l’obbligo di gabbie adeguate. La polizia locale è responsabile dell’osservanza delle prescrizioni: per i trasgressori sanzioni da 25 a 500 euro. «Vogliamo sensibilizzare i cittadini - conclude Resmini - e diffondere l’informazione in merito agli adeguati comportamenti da adottare. Il nostro intento è soprattutto tutelare gli animali e favorire la loro convivenza con la specie umana. Più c’è cultura in questo ambito e più si possono bloccare comportamenti reiterati che la persona non ritiene maltrattamenti».

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