Ricoveri Covid, cala la pressione negli ospedali. Letti e attività, al via la riorganizzazione

Si torna al «livello 3». Pezzoli, Asst Papa Giovanni: «Interventi chirurgici ordinari salgono al 75%, contiamo di arrivare al 90% in poche settimane». Al Bolognini di Seriate i posti Covid in Terapia intensiva calano da 8 a 6 .

La curva della pandemia rallenta, piano piano, e i ricoveri scendono altrettanto lentamente. Si è raggiunta, in questi ultimi giorni, una certa stabilità al ribasso, tanto che la Regione Lombardia ha disposto, per le strutture ospedaliere, una riorganizzazione dei posti letto riservati ai malati Covid che scende a un livello più basso: il «livello 3», secondo la tabella regionale disposta per l’emergenza pandemica, di due gradini più in basso rispetto al massimo, il «4b/c». Un segno di un lento avvicinamento verso la normalità, e una buona notizia anche per gli utenti che hanno bisogno di altre cure non legate al Covid, e che da tempo stanno aspettando di poter accedere ad accertamenti e interventi chirurgici.

«Liberati» anestesisti

«Ci sono utenti che, per patologie non tempo-dipendenti e fuori dall’emergenza-urgenza, stanno aspettando da almeno un anno. La situazione dei contagi non è tranquillissima, certo, ma si deve ragionevolmente avvicinarsi alla normalità – rimarca Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo – . La prudenza è d’obbligo, ma i dati ci dicono che la pressione ospedaliera è in calo. Da giorni non stiamo più accogliendo pazienti Covid inviati da altre strutture, e al pronto soccorso se qualche settimana fa avevamo una media di 5 pazienti Covid dal territorio orobico che dovevano essere ricoverati, oggi arriviamo al massimo a 2. Il processo di riconversione dei letti quindi è cominciato e sarà graduale, proprio per essere pronti a reagire in caso di recrudescenza dei contagi. Per le chirurgie, quindi, da ora fino alla prossima settimana avremo almeno 96 letti recuperati dalle degenze Covid, e siamo pronti a smantellare anche il reparto Covid allestito al terzo piano della Torre 2, così abbiamo avuto modo di recuperare anestesisti prima dirottati nelle Terapie intensive, dove siamo scesi in due settimane da 48 posti Covid occupati a 26. Puntiamo quindi, da subito, a riportare l’attività chirurgica al 75% (tenendo conto che per alcune patologie come quelle oncologiche non si è mai scesi sotto l’85%), e contiamo di arrivare al 90% in poche settimane. C’è cauto ottimismo, sperando in comportamenti responsabili di tutti. E puntando su una vaccinazione anti-Covid sempre più ampia».

Ieri, in tutta la Bergamasca, i ricoveri nelle strutture ospedaliere erano a quota 351 (54 dei quali 54 nelle Terapie intensive) con un paziente in più rispetto al giorno precedente, mentre a livello regionale il calo dei ricoverati ha totalizzato 128 pazienti in meno in 24 ore: 3.597 ricoverati nei reparti ordinari e 557 nelle Terapie intensive; altri 2.461 pazienti sono risultati guariti e dimessi dagli ospedali. In tutta la provincia, la tendenza generale dei ricoveri è quella di una frenata leggera, anche se dall’1 al 29 aprile si sono contati 425 pazienti in meno nei reparti (33 in Area critica).

Graduale ripresa

Il cauto ottimismo, quindi, sta coinvolgendo tutte le strutture ospedaliere. All’Asst Bergamo Est il piano di riconversione dei letti Covid è stato avviato, ed è allo studio la programmazione di un aumento graduale dell’attività ordinaria: questa settimana i posti Covid disponibili in Terapia intensiva all’ospedale Bolognini sono passati da 8 a 6, mentre i progetti di disattivazione dei posti letto per acuti nei presidi ospedalieri di Seriate, Alzano, Lovere, Piario sono ora al vaglio. Si conta di avere un quadro complessivo completo per una ripartenza massiccia delle attività ordinarie entro la prossima settimana. Al vaglio la riorganizzazione anche all’Asst Bergamo Ovest; in Humanitas Gavazzeni di Bergamo, dove i pazienti Covid sono già in calo da giorni, si sta lavorando a una riprogrammazione sul «livello 3» secondo direttive regionali. Anche gli Istituti ospedalieri bergamaschi-Gruppo San Donato stanno pianificando una graduale ripresa delle attività ordinarie programmate sia di ricovero sia ambulatoriali, privilegiando i pazienti con quadri clinici più gravi.

Ieri, i 351 ricoverati per Covid erano così distribuiti: al Papa Giovanni 72 degenti, di questi 26 in Terapia intensiva; all’Asst Bergamo Est 81 pazienti: 24 a Seriate (5 in Terapia intensiva, 15 ad Alzano, 16 a Piario, 7 a Lovere e 19 a Gazzaniga); all’Asst Bergamo Ovest 74 pazienti Covid: 58 a Treviglio (10 in Terapia intensiva) e 16 a Romano; 54 al Policlinico di Ponte San Pietro (di cui 5 in Terapia intensiva), e sono 3 in Terapia intensiva a Zingonia; in Humanitas Gavazzeni 29 degenti Covid ( 5 in Terapia intensiva); 9 alla Casa di cura San Francesco, 30 all’Istituto Palazzolo, 2 all’Istituto clinico Quarenghi di San Pellegrino.

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