San Tomaso, l’oratorio dedicato a Giulia
«Figura luminosa, un esempio per tutti»

Il 5 settembre la cerimonia di intitolazione con il vescovo, monsignor Francesco Beschi. Per la quattordicenne, volata in cielo nel 2011 per un sarcoma, è aperto il processo di beatificazione.

La casa di Giulia Gabrieli affaccia sull’oratorio. «Per noi sarà come vederla tutti i giorni». La voce di papà Antonio esprime tutta la gioia per la decisione della parrocchia di San Tomaso di intitolare a sua figlia – volata in cielo nel 2011, a 14 anni, per un sarcoma – l’oratorio, luogo dove è cresciuta e si è rafforzata la sua testimonianza di fede. La cerimonia si terrà il 5 settembre, alle 20,45, con la presenza del vescovo, monsignor Francesco Beschi.

«Siamo felicissimi, lo sarebbe anche Giulia, che tanto amava quel luogo di aggregazione e tanto si è spesa per i giovani», racconta il padre. La storia esemplare di Giulia ha fatto breccia nei cuori dei bergamaschi (e ormai non solo), perché Giulia, come dice papà Antonio, «è patrimonio di tutti», con l’apertura della procedura per il processo di beatificazione nell’aprile scorso. In quella giornata così densa di emozioni e spiritualità, era stato proprio lo striscione dei ragazzi del Cre che nel 2011 avevano accompagnato con la preghiera e con il bene dell’amicizia il periodo della malattia della giovane ad aprire la processione dalla parrocchia di San Tomaso al Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano. Compagni e amici che saranno presenti anche a settembre.

La cerimonia è in fase di organizzazione, «ma sarà semplice, nello stile di Giulia», annuncia il curato di San Tomaso, don Marco Gibellini. «Come parrocchia abbiamo accolto la proposta dell’associazione “Con Giulia” – spiega insieme al parroco don Andrea Mazzucconi – perché, come comunità dove Giulia è nata e cresciuta, ci sembrava importante dare un segnale forte della sua figura luminosa e speciale, capace di essere d’esempio e punto di riferimento un po’ per tutti». Un senso che riconosce anche Giovanna De Ponti, membro del Consiglio dell’oratorio: «Non si tratta di dare solo un nome, è un segnale grande e forte, per la nostra comunità e soprattutto per i giovani. È un valore aggiunto che sottolinea quanto la presenza di Giulia sia importante e viva nella nostra comunità».

Nel suo libro «Un gancio in mezzo al cielo», Giulia scriveva: «Io sento forte il desiderio di dire grazie e basta». Ora è chi l’ha conosciuta che le dice grazie con questo nuovo gesto. «È un nuovo regalo che riceviamo grazie a Giulia, ringraziamo la comunità, a cui ci affidiamo per questa intitolazione», è grato papà Antonio.

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