Sapori tipici e clima di famiglia: dopo 12 anni chiude il ristorante «La Piana»

Ad Ardesio, un locale che è simbolo di storia e tradizione.

È sabato pomeriggio e c’è il solito via vai di clienti che fanno tappa fissa al ristorante «La Piana» di Ardesio. Tra un calice di vino e i discorsi in dialetto, c’è chi pensa già a dove trascorrere i prossimi pomeriggi, perché un cartello sulla porta d’ingresso lo annuncia in modo chiaro: «Carissimi clienti, il 31 gennaio chiuderemo la nostra attività». La famiglia Seghezzi, originaria di Premolo e da 12 anni a gestire il locale, abbasserà la saracinesca a fine mese. Mentre l’intero stabile è stato messo in vendita dal proprietario.Ora, dopo una vita dietro ai fornelli, «mi dedicherò al divano (ride, ndr) e i miei figli (oltre a Sara, c’è anche Andrea e la moglie Giusy Merelli alla gestione dell’attività) si dedicheranno ad altre professioni. Un sincero grazie a tutti i clienti, ed alle varie realtà del territorio, in particolare la Pro loco di Ardesio, con la quale c’è sempre stata una preziosa collaborazione».

«È stata una decisione – racconta Sara Seghezzi, 29 anni, mentre ripercorre questi anni insieme al padre Dario, 64enne e cuoco del locale – presa in modo rapido. Molti clienti, soprattutto quelli più affezionati, hanno sgranato gli occhi, non se l’aspettavano, e anche per noi è un colpo al cuore. In questi anni loro sono stati la nostra famiglia, qui trascorriamo le nostre intere giornate, e abbiamo avuto modo di costruire bei legami».

«La Piana», davanti alla caserma dei carabinieri del paese, è attivo dagli Anni Ottanta e ha visto succedersi diverse gestioni. «In questi anni abbiamo lavorato bene – sottolinea lo chef –, e abbiamo puntato sul creare un ambiente familiare, conviviale, e servendo i piatti tipici della tradizione. Il nostro punto di forza è sempre stato il pranzo a menù fisso durante la settimana. Poi due anni fa è arrivata la pandemia, e non ha certamente reso la vita facile alle attività come la nostra, anche se ultimamente, salvo gli elevati contagi delle ultime settimane, si stava tornando quasi alla normalità».

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