Saranno due i ponti al posto del San Michele: uno stradale e uno ferroviario

Calusco, al vertice in Regione la proposta di Rfi alla luce dello studio
del traffico, che non impatterebbe su Paderno. Ora la caccia ai fondi.

C’è una svolta decisiva per il ponte ferroviario e stradale che dovrà sostituire il vecchio San Michele, che ormai da oltre un secolo la sponda bergamasca di Calusco d’Adda con quella lecchese di Paderno d’Adda. Saranno due i ponti che lo sostituiranno, uno stradale e l’altro ferroviario. È il risultato dell’incontro in Regione a Milano con l’assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità Claudia Terzi, i presidenti della provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi, e di Lecco Claudio Usuelli, il sindaco di Calusco d’Adda Michele Pellegrini, di Paderno d’Adda Gianpaolo Torchio, di Verderio Robertino Ettore Manega e Luca Cavacchioli delle Reti Ferroviarie Italiane. Tema dell’incontro, la presentazione e l’analisi del traffico aggiornato per il collegamento tra Paderno e Calusco. Due saranno i ponti previsti e verranno realizzati a sud del San Michele: uno sarà ferroviario e l’altro viario.

«C’erano diverse ipotesi per localizzare il nuovo ponte o i due ponti, come ora previsto. – Informa il sindaco di Calusco, Michele Pellegrini. – L’ipotesi di un ponte unico, ferroviario e viario, era stata scartata. Quindi rimanevano le altre soluzioni di due ponti distinti a nord o a sud dell’attuale San Michele. La scelta infine è caduta su due ponti da realizzarsi a sud, perché a nord sarebbe stato appaiato all’attuale e per il riconoscimento dell’Unesco non andava bene. Inoltre c’erano i problemi di traffico per la viabilità a Paderno». Il comune di Paderno d’Adda anche nei precedenti incontri aveva sollevato le sue perplessità per la localizzazione dei nuovi ponti, in particolar modo per via del traffico nell’abitato. Rfi aveva approfondito e aggiornato lo studio del traffico ipotizzando il nuovo ponte nel 2030.

L’analisi mostra un aumento del traffico dell’8,5%, ovvero non un aumento notevole come ribadito dal comune di Paderno. Nelle ore di punta, dalle 7.30 alle 8.30, incidenza del traffico pesante (camion) saranno di 139, mentre i veicoli, nei due sensi di marcia, saranno 500. Questi dati sono stati formulati tenendo conto della futura variante di Cisano e di Brivio, nonché quella di Calusco d’Adda.

Lo studio ha mostrato che la zona sud per i due ponti è l’ideale. Quello ferroviario non subirà grandi cambiamenti rispetto all’attuale linea, quello viario invece si collegherà su via Ugo Festini a Paderno d’Adda e per evitare il centro di Verderio si realizzerà una variante che si innesterà nella strada provinciale 55 Lecco. La variante nuova eliminerà i due passaggi a livello rendendo più scorrevole la viabilità. Inoltre verranno ottimizzati i cicli semaforici nei territorio di Paderno e di Robbiate per ridurre le code. A Calusco, invece, il ponte si innesterà sulla variante sud: il primo lotto è stato realizzato, il secondo è previsto l’anno prossimo. L’assessore Terzi e Cavacchioli di Rfi hanno deciso che questa è la soluzione migliore e hanno chiesto ai due presidenti della provincia di Bergamo e di Lecco di fare avere le loro osservazioni per migliorare il progetto entro un mese.

«A gennaio mi recherò al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per chiedere il finanziamento di queste importanti opere», ha concluso la Terzi.

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