«Sono stato punto». Francesco Nembrini si accascia e muore a 83 anni

L’uomo è deceduto per lo choc anafilattico causato da un calabrone. Il dramma in un suo capanno, in località Pratolina a Pradalunga. L’allarme dato da un amico, che ha fatto di tutto per soccorrerlo

Un malore improvviso causato presumibilmente da choc anafilattico conseguente alla puntura di un calabrone, ha stroncato la vita di Francesco Nembrini. Proprio giovedì aveva compiuto 83 anni: abitava a Pradalunga. A nulla sono servite le manovre di rianimazione poste in atto dal personale medico dell’elisoccorso del 118, intervenuto sul posto. L’uomo, appassionato di caccia, era salito di buon’ora, in compagnia di un amico, in una sua proprietà per mettere ordine e fare pulizia al suo capanno, posto in località Pratolina, una zona popolata da castagni secolari, raggiungibile a piedi in 20 minuti dal Santuario della Forcella.

Un percorso che Nembrini faceva abitualmente, spesso accompagnato dall’amico che conosceva da una vita. Mentre era intento a svolgere questi lavori di riordino, è stato punto dall’insetto: la puntura gli ha scatenato la reazione allergica, che gli è rapidamente stata fatale. A dare l’allarme, verso le 8,35, è stato l’amico che lo accompagnava e che lo ha assistito fino a che non sono sopraggiunti i soccorsi. Alla figlia di Francesco, Sabrina, l’uomo, seppur scosso per il dramma di cui era stato testimone, ha raccontato che è stato proprio lui ad avvertirlo di essere stato punto dall’insetto prima di accusare il malore fatale e che l’amico ha tentato di mettere in atto i primi soccorsi per rianimarlo mentre a causa del malore, stava perdendo conoscenza a causa dell’arresto cardiaco in atto.

Sul luogo, ubicato in zona impervia, è intervenuta l’eliambulanza, la cui équipe medica ha tentato, invano, di mantenerlo in vita, ma non c’è stato più nulla da fare e il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso «per presunto choc anafilattico». In mattinata la salma di Francesco Nembrini è stata trasportata in paese e composta nella sua abitazione di via San Vincenzo al civico 12. Francesco Nembrini, rimasto vedovo 25 anni fa, si era risposato.

La sua vita ha registrato anche un altro grave lutto che lo aveva colpito: quello della figlia Gelinda, che aveva lavorato per anni presso gli sportelli della «Spm», la Società di raccolta pubblicitaria de «L’Eco di Bergamo», morta quattro anni fa all’età di 47 anni. Nembrini lascia la moglie Luisa Nembrini, la figlia Sabrina, due nipoti e quattro pronipoti. I funerali avranno luogo sabato, alle 10, nella chiesa parrocchiale dei Santi Cristoforo e Vincenzo Martiri di Pradalunga.

L’ottantatreenne era persona nota e stimata in paese dove tutti lo conoscevano - come ha ricordato la figlia Sabrina -, anche per la sua appartenenza alla banda di Pradalunga, nella quale suonava il sassofono: una passione condivisa con quella della caccia. Prima della pensione, Nembrini aveva lavorato alla ditta Fassi Gru e alla società «Colombi Autotrasporti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA