Tagliuno, generosità per il nuovo oratorio
Un benefattore dona 250 mila euro

Un’operazione da circa due milioni di euro. La parrocchia ha messo sul mercato alcuni appartamenti di sua proprietà per racimolare fondi. La cifra messa a disposizione da un noto benefattore del posto ha evitato la vendita della casa dell’ex curato. Il parroco, don Pedrini: «Un gesto che gli fa onore e che ci aiuta concretamente».

Oratorio di Tagliuno, a febbraio 2020 scatta la demolizione. La vecchia struttura – risalente agli Anni ’60 – verrà rasa al suolo, dando il via a quella che il parroco don Cristiano Pedrini definisce la «fase uno del grande progetto che ci porterà ad avere finalmente un nuovo oratorio. Una questione annosa, che si è trascinata nel tempo, e che ha visto impegnate moltissime persone. Davanti a noi abbiamo ancora parecchio da fare, ma ci stiamo lavorando tutti insieme. Di certo c’è che la Curia ci ha dato il nullaosta per partire con il primo lotto di questo maxi progetto. Ed è un ottimo primo passo».

Primo lotto che, appunto, consiste nel fare tabula rasa del vecchio oratorio, da tempo inadatto – stretto e poco funzionale – a ospitare le attività della parrocchia e dei tanti ragazzi che lo frequentano. Questa fase preliminare si concentrerà nel periodo febbraio-giugno 2020, costo stimato dei lavori 467 mila euro: oltre alla demolizione, si metteranno a punto anche le opere di urbanizzazione previste dalla convenzione siglata nel 2013 (e poi rivista nel 2018) con il Comune di Castelli Calepio. La parrocchia realizzerà dunque una quarantina di nuovi posti auto limitrofi all’oratorio, su via Alfieri e via Mazzoleni, creando anche marciapiedi, ciclopedonali e rifacendo interamente il campo da calcio a 11.

Chiusa questa prima fase, l’estate 2020 servirà come periodo di tregua per consentire le attività dell’oratorio, tutte trasferite – nel frattempo – nell’ex bocciodromo ceduto alla parrocchia (come da convenzione) lo scorso anno dal Municipio. E poi, se tutto fila liscio, a settembre 2020 scatterà il secondo lotto: quello che dovrebbe portare, nella primavera 2021, ad avere un oratorio nuovo di zecca. Considerando che l’intera operazione costerà all’incirca due milioni di euro, la parrocchia ha messo in vendita alcuni appartamenti di sua proprietà per racimolare fondi. E – notizia di qualche giorno fa – è arrivato in soccorso un noto benefattore di Tagliuno, non nuovo a gesti di grande solidarietà. «Sì, un nostro parrocchiano ci ha donato 250 mila euro – ammette il parroco – per evitare la vendita della casa dell’ex curato. Praticamente ci ha corrisposto la cifra a cui l’avevamo messa sul mercato. Un gesto che gli fa onore e che ci aiuta concretamente, moltissimo».

Qualche dettaglio del progetto: ci saranno due ingressi: uno, il principale, da via Alfieri, l’altro da via XI Febbraio. La struttura si svilupperà ampliando l’ex bocciodromo riqualificato, prolungandone il corpo sia a nord che a est, per un totale di circa 1.400 metri quadri di superficie coperta su un’area complessiva di circa 15 mila. Fuori, campo da calcio a 11 in erba naturale, campetto in sintetico, polivalente per basket e pallavolo, rettangolo per beach volley e area giochi per i bambini. I dettagli del progetto, curato con la collaborazione di un folto gruppo di parrocchiani coordinati dal geometra Agostino Rossi, sono stati svelati alla comunità, durante un partecipato incontro promosso da don Pedrini.

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